Burocrazia post-sisma, il caso di un allevatore sarnanese

SARNANO –  Un altro caso di burocrazia che fa danni, a volte peggio di un terremoto.

Il fatto è stato portato all’attenzione di tutti in consiglieri regionali di opposizione (Lega Nord, Fratelli d'Italia e Forza Italia), durante la pubblica assemblea tenutasi proprio a Sarnano lo scorso 3 febbraio. Alla fine dell’incontro, molti dei presenti hanno esposto le loro critiche situazioni ai consiglieri, chiedendo aiuto su casi urgenti e specifici.

Uno di questi interessa l’allevamento di selvaggina “Collerosso”, colpito anch’esso fortemente dal sisma, ma che, nonostante tutto, sta cercando di rialzarsi e tenere in vita un’attività che risulta un presidio di eccellenza per questi territori montani. "Il problema paradossale – afferma Sandro Zaffiri – è che, al titolare, non avendo la residenza  nel comune di Sarnano, non è consentito avere un modulo- abitativo  per poter stare sul luogo della sua ragione di vita.  Con i forti terremoti di questi mesi, l'allevatore si è trovato senza strutture di ricovero per la ditta medesima, dato che le voliere e le reti poste sugli appezzamenti circostanti continuano a permanere. Il titolare ha pertanto fatto richiesta di un modulo “abitativo” atto a poter ospitare egli stesso e i soggetti che lo aiutano nella attività lavorativa. La risposta è stata che il modulo non può essere concesso per assenza della residenza del titolare medesimo nel comune interessato; questa conclusione ha determinato elevato disagio logistico e psico-fisico nell'allevatore, già fortemente penalizzato dai tragici event"i.

"Vorrei ricordare – interviene Marzia Malaigia – che tale allevamento oltre ad essere un importante presidio per questo territorio, permette la riproduzione di numerose specie avicole oltre che di mammiferi e riveste importanza anche dal punto di vista del mantenimento genetico di alcune razze o varietà animali. Essere sordi a richieste che dovrebbero essere considerate esaudibili con un po di raziocinio, significa andare contro alle stesse parole di Ceriscioli dette in Aula Regionale pochi giorni fa. Il presidente ha infatti affermato: “se ognuno fa la propria parte, possiamo dare una mano a questi cittadini, alle nostre imprese, al sistema marchigiano che da questa infinita serie di sfortunati eventi possa rimettere in moto le opportunità, le prerogative, gli strumenti che sono a disposizione”.

Invitiamo pertanto, con questo atto, la Giunta regionale, ad attivarsi affinché tante parole di circostanza si trasformino in atti concreti per la vita di uomini e loro famiglie costretti ad una vita più dura del solito a causa di neve e terremoto.

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