Case in vendita a Fano: come il Covid ha cambiato il mercato immobiliare

C’è chi dice che questo sia un ottimo momento per comprare casa e chi, invece, invita alla cautela in attesa di capire quali saranno davvero gli effetti dell’emergenza sanitaria sul mercato immobiliare. Quale che sia quella vera tra le due previsioni, se vuoi mettere delle case in vendita a Fano faresti certamente bene a prendere in considerazione alcuni trend post COVID-19 che sembrano già essere emersi chiaramente.

Soluzioni indipendenti, con spazi aperti, a pochi passi dalla natura: cosa cerca chi cerca case in vendita nelle Marche

Come, uno dei più importanti, la preferenza riservata da chi acquista o ha intenzione di farlo alle soluzioni indipendenti o semi-indipendenti. Le villette e le case unifamiliari sono, cioè, il tipo di immobile al momento più ricercato: c’entra la paura del contagio, certamente, ma anche la possibilità di gestire meglio i propri spazi. In parte a sorpresa, infatti, e in controtendenza rispetto a prospettive alquanto preoccupanti per il reddito delle famiglie italiane, chi cerca casa preferirebbe ampie metrature e valuterebbe come positiva la disponibilità di vani in più, come un vano studio o da destinare a sala relax, o di accessori come un locale cantina: l’esperienza del lockdown di marzo ha suggerito, infatti, quanto importante sia che ogni membro della famiglia od ogni convivente abbia a propria disposizione degli spazi ad hoc per lavorare in smart working, seguire lezioni a distanza o, perché no, allenarsi.

Altro trend del mercato immobiliare post-coronavirus è la ricerca di soluzioni abitative dotate di spazi aperti. Giardini, cortili, verande o piccole corti rappresentano perciò un sicuro plus per qualcuno e, per altri, un elemento imprescindibile quando si tratta di scegliere la casa da acquistare, anche in città: se l’immobile che hai intenzione di vendere ne è dotato potrebbe, per questo, essere significativamente rivalutato rispetto anche solo a qualche mese fa.

Sempre più italiani, ancora, sembrano intenzionati a fuggire dai grandi conglomerati urbani e riscoprire l’hinterland e la provincia: qui i ritmi di vita sono più sostenibili e, cosa non di secondaria importanza, il costo della vita minore. Per chi continua a lavorare in presenza, però, e in vista di un sempre più massiccio rientro in ufficio fondamentali risulteranno collegamenti e mobilità: non è escluso cioè che chi compra, prima di farlo, valuterà attentamente la presenza di linee ferroviarie o di trasporto pubblico per esempio.

Per molti pensionati o smart worker, il sogno continuerà a restare invece la campagna, soprattutto per il lusso di potersi riabituare a ritmi lenti e stili di vita più sostenibili: per il tuo immobile nella campagna urbinate potrebbe essere un’occasione senza pari, anche in considerazione dei bonus edilizi che chi acquista potrebbe sfruttare per ristrutturazioni anche corpose.

Un excursus sui cambiamenti del mercato immobiliare post COVID-19 non potrebbe mancare di considerare, infine, anche velocemente, questioni finanziarie. Meno che in passato gli acquirenti potrebbero ricorrere a mutui o finanziamenti finalizzati e questo potrebbe voler dire che chi compra è chi ha a disposizione un buon quantitativo di liquidità. In maniera simile, nell’immediato futuro potrebbero quasi del tutto scomparire gli acquisti di immobili come investimento. Che significa questo per te, proprietario di un immobile inizialmente destinato a uso ricettivo? Che, per vendere, potresti essere costretto a trasformarlo in una soluzione abitativa.

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