Nuova variante da Covid-19 spopola in Italia dopo un inizio tranquillo del 2023. L’allarme dell’OMS: “Lì oltre 1.100 casi giornalieri…”.
Se per caso qualcuno credesse ancora che la malattia da Covid-19 avesse esaurito finalmente le sue cartucce, si trova sulla strada sbagliata.

Dopo un periodo piuttosto lungo e duraturo dove il controllo degli infetti era diventato gestibile, oggi la situazione si ribalta nuovamente nel segno di nuovi contagi.
A lanciare l’allarme del nuovo pericolo che minaccia la Terra e i suoi cittadini è proprio l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che mette in guardia da ricoveri ospedalieri e isolamenti.
Dopo aver attraversato un breve periodo in Italia convivendo con la variante “Omicron” oggi la minaccia si ripresenta con un’altra forma di virus più o meno preoccupante i cui dettagli sullo sviluppo e la diffusione mondiale ci pervengono direttamente dell’OMS
Covid-19, la nuova minaccia Omicron in Italia: ecco cosa sappiamo ad oggi
L’OMS informa i cittadini del mondo compresi gli italiani dell’esistenza di una nuova forma di virus che in queste ore minaccia il Pianeta.

Stiamo parlando del Covid-19 e di una nuova variante in circolo, ovvero una combinazione con la variante Omicron. L’organizzazione della sanità mondiale ha affidato alla nuova minaccia un nome riconducibile ad una stella cosiddetta Gigante Rossa del Sistema Solare.
Il pericolo numero uno ad oggi si chiama Arcturus che per la diffusione importante dei nuovi contagi registrati nelle ultime ore potrebbe coinvolgere presto anche l’Italia.
Il picco si sta registrando al momento in India secondo quanto riportato dai microfoni di SkyTg 24. Al momento va tenuta sotto osservazione la situazione in quei Paesi dove si è riscontrato un picco giornaliero di 1.100 casi.
Il tutto è partito dal primo paziente rilevato in Cina per poi espandersi nei Paesi limitrofi, tra cui Canada e Singapore con una certa consistenza. Si contano infatti circa 474 isolamenti per infezioni da Arcturus, una variante che secondo le leggi scientifiche e le analisi da laboratorio rappresenterebbe il quadro di 3 mutazioni della proteina Spike.

Al momento negli ospedali indiani dove sono accesi i riflettori, la situazione è sotto controllo con il rapporto tra trend di casi e tasso di mortalità tutt’altro che preoccupanti.