Emergenza sicurezza, Costamagna chiede l’esercito

CIVITANOVA – "La mia è una riflessione personale, che chiaramente, però, non può essere disgiunta dal ruolo istituzionale che ricopro".

A parlare è Ivo Costamagna, presidente del Consiglio comunale di Civitanova. "Voglio chiarire – dice –  che sui temi dell'integrazione, dell'accoglienza e della solidarietà verso ogni tipo di diversità e di minoranze non ho cambiato opinione e rimango in trincea per quella che ritengo una battaglia di civiltà. Ma tali principi vanno disgiunti dalla tematica della sicurezza, perchè di fronte ad un fenomeno che si allarga sia in termini territoriali, che di frequenza, non si può far finta di non vedere. Il mio riferimento va evidentemente all'ondata di furti, spaccate ed episodi criminosi di vario genere, che interessano una fascia importante della costa marchigiana, da Ancona a Civitanova Marche. Non mi sfugge che il fenomeno è ormai di portata nazionale, come non può sfuggire il fatto che dal capoluogo di regione, passando per Porto Recanati, Potenza Picena, fino alla nostra Civitanova, si stia assistendo ad un crescendo che non può che collegarsi ad organizzazioni criminali ad ampio raggio. Ha fatto bene il sindaco Corvatta a rappresentare il pensiero e la voce di tutta la comunità nel chiedere una maggiore presenza delle forze dell'ordine affinchè sia possibile reprimere tali fenomeni. E' anche vero, però, che come più volte chiarito da Prefettura e Questura, le forze dell'ordine si trovano nell'impossibilità oggettiva di incrementare il numero di uomini e risorse a presidio del territorio. E' per questo, allora, che mi permetto di chiedere, in misura straordinaria e provvisoria, a risposta di fenomeni malavitosi e forse persino ad infilitrazioni mafiose, un supporto dell'Esercito italiano per coadiuvare le "tradizionali" forze di polizia. Una misura eccezionale, temporanea, ad intervenire sul territorio con scopi ben delimitati, perchè è necessario estirpare il male prima che attacchi le radici sane della società. Viviamo un tempo in cui la disperazione nata dalla crisi sociale rischia di essere un humus fertile per favorire il reclutamento di persone dedite al crimine. Per questo, credo che la presenza dell'esercito oggi possa restituire serenità alla comunità e far sentire concretamente la presenza dello Stato e la sua capacità di rispondere con forza ed incisività".

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