Endometriosi, come capire se ha colpito anche te: non ignorare questo sintomo

L’endometriosi, una patologia talvolta invalidante da non sottovalutare che colpisce l’interno dell’utero ma che può estendersi anche ad altri organi come ovaie, intestino, vescica e altri ancora. Ecco perché non sottovalutarla

endometriosi non sottovalutare i sintomi
endometriosi (foto plexer)

L’endometriosi è una malattia che colpisce il sistema riproduttivo femminile, questa situazione clinica è caratterizzata dalla crescita anomala di tessuto endometriale al di fuori dell’utero. Il tessuto in eccesso può crescere su organi come le ovaie, le tube di Falloppio e la parete dell’addome, causando dolore cronico, infertilità e altri problemi di salute.

Molte donne possono essere affette da questa patologia senza neanche saperlo. Spesso, infatti, i sintomi dell’endometriosi possono essere confusi con altre patologie o semplicemente attribuiti al ciclo mestruale normale.

I sintomi dell’endrometriosi da non sottovalutare

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endometriosi (foto pixabay)

Questa infiammazione si verifica nella maggior parte dei casi in donna in età compresa tra i 25 e i 35 anni. Ecco alcuni segnali che potrebbero indicare la presenza di endometriosi:

Uno dei primi sintomi da tenere d’occhio è il dolore pelvico cronico, ovvero un dolore che persiste per almeno sei mesi e che si manifesta nella zona dell’addome inferiore. Questo dolore può essere acuto e insopportabile, oppure sordo e costante. Può aumentare durante il ciclo mestruale o durante i rapporti sessuali, ma può anche essere presente in modo continuo.

Un altro sintomo che potrebbe indicare la presenza di endometriosi è il sanguinamento anomalo. Se si hanno mestruazioni molto abbondanti o molto dolorose, se si nota la presenza di sangue nelle urine o nelle feci, potrebbe essere necessario approfondire con il proprio medico per escludere la presenza di endometriosi

In alcuni casi, l’endometriosi può anche causare problemi di infertilità in quanto può causare danni alle tube di Falloppio o all’utero. Se si è alla ricerca di una da gravidanza da diverso tempo senza successo, potrebbe essere utile fare alcuni controlli per escludere la presenza di questa patologia.

Anche la presenza di problemi intestinali come diarrea, stitichezza o dolore durante la defecazione potrebbe essere legata all’endometriosi. Questo perché il tessuto endometriale può invadere anche l’intestino, provocando infiammazioni e dolori.

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endometriosi (foto pixabay)

Infine anche i dolori durante i rapporti sessuali potrebbero essere un campanello d’allarme , infatti l’endometriosi può causare dolore durante i rapporti, soprattutto durante la penetrazione profonda.

Se si sospetta di essere affetti da endometriosi, è importante consultare un medico specialista. Il medico potrà eseguire esami e test specifici per diagnosticare la patologia e consigliare il trattamento migliore.

Il trattamento per l’endometriosi dipende dalla gravità della malattia e dai sintomi presenti. In alcuni casi, può essere sufficiente assumere farmaci antinfiammatori per alleviare il dolore. In altri casi, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere il tessuto endometriale in eccesso.

In ogni caso, è importante affrontare la malattia il prima possibile per evitare che possa causare danni permanenti alla salute. Se sospetti di essere affetto da endometriosi, non esitare a parlare con un medico specialista e a chiedere il suo consiglio.