A Laverino di Fiuminata torna la festa del fagiolo

FIUMINATA –  Come ogni anno, a Fiuminata, torna l' appuntamento dedicato al fagiolo.

Sabato e domenica prossimi, 31 ottobre e 1 novembre, torna ad essere ospitata la Festa del fagiolo, giunta ormai alla tredicesima edizione. L’evento è promosso dal circolo Acli Laverino.

Sabato 31 ottobre stands gastronomici aperti a pranzo e cena, domenica solo a pranzo. Sabato sera si balla con Simone. Questi i menù della due giorni. Sabato, a pranzo, tagliatelle al profumo di bosco, quadrucci con fagioli, fagioli con salvia, fagioli con cotiche, pezzata, grigliata, insalata e crescia fogliata di Laverino. A cena polenta con fagioli e salsiccia, quadrucci e fagioli, fagioli con salvia, fagioli con cotiche, pezzata, grigliata, insalata e crescia fogliata di Laverino. Domenica a pranzo penciarelle, quadrucci con fagioli, fagioli con cotiche, fagioli con salvia, polenta con fagioli e salsiccia, pezzata, grigliata, insalata, crescia fogliata di Laverino. Oltre ai piatti a base di fagioli sarà possibile degustare, e acquistare, anche altri prodotti tipici del luogo.

Negli “Annali dell’agricoltura del Regno d’Italia”, opera a cura di Massimo Moreschini, si legge di una “particolare area di coltivazione che si trova in una pianura che forma il territorio della Fiuminata, bagnato dalle acque di Potenza che scende dai monti di Laverino, oltrepassato il confine di Pioraco” per questa specie di fagiolo. Moreschini si sofferma pure sulle caratteristiche delle terre della zona, in particolar modo sulla fertilità, mantenuta su buonissimi livelli anche grazie alla pratica della diffusione dello spargimento del letame sulle terre stesse. E così, parlando dei prodotti della terra, l’autore afferma: “Essa dà gran copia di fagiuoli superiori nella delicatezza, nel gusto, nella dolcezza e nella facilità di cuocersi, a quelli di tutti i circonvicini paesi”.

La specie del fagiolo di Laverino è quella del Phaseolus vulgaris L. la cui semina si esegue dopo il 18 maggio, festa di San Venanzio, a postarella, cioè utilizzando quattro o cinque semi. Come tutore della pianta viene solitamente utilizzata una “frasca di orniello”. Il fagiolo di Laverino è caratterizzato da un seme bianco medio – piccolo, leggermente allungato e da una pianta a portamento indeterminato che può raggiungere anche i due o tre metri d’altezza con un ciclo mediamente tardivo. Il fiore è bianco e il baccello medio – largo. Il sapore delicato e la buccia sottilissima lo rendono particolarmente pregiato e di rapida cottura.

                       

 

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