Infedeltà coniugale: quando è il caso di rivolgersi ad un investigatore privato

ATTUALITA' –  L’infedeltà coniugale non è sicuramente il più grave dei problemi del mondo ma può essere oggetto di grande dolore per chi la subisce e vede il suo sogno di famiglia e amore sgretolarsi a causa di una terza persona che si insinua nella coppia.

 In verità è un fenomeno molto più diffuso di quanto possa sembrare ma di cui ovviamente nessuno ama parlare dato che ha una reputazione coniugale da difendere. Eppure gli investigatori privati sono sempre a lavoro per stanare i traditori e con il web il mondo ha avviato tutta una nuova serie di strategie e sotterfugi per nascondere la relazione extra-coniugale. Se prima andava di moda la pausa pranzo lavorativa quale miglior momento per tradire il proprio partner, oggi esistono app e chat private che consentono di snellire il corteggiamento senza essere scoperti. Il web ha ampliato le possibilità di infedeltà coniugale e questo, come vedremo, non sempre si traduce a favore della vittima che ha subito il tradimento.

Perché le persone tradiscono?

Gli studi che analizzano tutte le variabili riguardo il tradimento coniugale evidenziano come questo sia spesso originato da problemi interni alla coppia che possono riguardare uno o entrambi i coniugi. La vita coniugale richiede un impegno importante che spesso si traduce in stress e voglia di evadere e che può culminare con il tradimento. Essendo questa una delle maggiori cause di divorzio e motivo di scontri tramite avvocati per la “divisione” di ciò che resta del matrimonio giunto al termine, in molti si affidano ad un investigatore privato per ottenere ciò che spetta loro per legge, come affidamento dei figli e suddivisione dei beni comuni. Purtroppo per i matrimoni con figli la separazione di questo genere è molto dolorosa e non è quasi mai destinata a terminare con un accordo soddisfacente da entrambe le parti. Resta però fermo il punto per cui un tradimento coniugale costituisce una violazione di un accordo civile e, come tale, prevede delle conseguenze.

Violazione della privacy e acquisizione prove

Ad un occhio attento è facile capire se il partner stia tradendo ma non è altrettanto semplice dimostrare che lo faccia. Per questo il lavoro dell’investigatore privato in questi casi è quello di reperire informazioni circa prove di infedeltà coniugale che possono condurre ad un divorzio legale a vantaggio di chi lo ha subito. Ovviamente esistono termini legali oltre i quali neanche l’investigatore privato può spingersi ma resta comunque un validissimo supporto per stanare il tradimento e rivolgersi ad un avvocato. Difatti può non bastare il reperimento di chat private o di oggetti “inusuali” tra i beni personali del traditore ma occorrono prove certe che il tradimento si sia consumato. In questi casi vengono meno le premesse fondanti il matrimonio e quindi si può procedere al divorzio.

Il tradimento dinanzi ad un giudice

Il tradito non può procedere privatamente a reperire le prove perché non conosce i limiti di legge che riguardano la violazione della privacy, un dettaglio rilevante ai fini dell’ottenimento del divorzio. I messaggi e le mail, difatti, possono costituire una violazione della sfera personale del traditore e non essere presi in considerazione ai fini della separazione. Anche le testimonianze di amici e parenti possono non essere considerate prove ma in ogni caso è la decisione del giudice a stabilire cosa sia rilevante rispetto a cosa non lo è. Quello di affidarsi ad un investigatore privato è il miglior modo per smascherare il tradimento senza commettere errori grossolani di violazione della privacy e senza invalidare le ragioni del coniuge tradito a favore del traditore.

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