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Nelle Marche i patentati con meno di 20 anni sono l’1,4%

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michael

MARCHE – Nelle Marche i patentati che hanno meno di 20 anni sono l’1,4% sul totale di quanti hanno una patente.

I patentati che hanno tra 20 e 39 anni, invece, sono il 29% del totale; quelli tra 40 e 59 anni sono il 41,1% del totale, mentre quelli che hanno 60 anni o più sono il 28,5% del totale. La provincia marchigiana in cui vi è la maggiore percentuale di patentati con meno di 20 anni è Pesaro (1,7%), seguita da Ancona e Macerata (1,3%) e da Fermo e Ascoli Piceno (1,1%). Invece la provincia marchigiana in cui vi è la maggiore percentuale di patentati di 60 anni o più è Ancona (29,1%), seguita da Fermo (28,9%), Macerata (28,6%), Ascoli Piceno (28%) e Pesaro (27,8%).

Questi dati provengono da una elaborazione del Centro Studi Continental su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel nostro Paese i patentati che hanno meno di 20 anni sono l’1% sul totale di quanti hanno una patente. I patentati che hanno tra 20 e 39 anni sono il 30,2% del totale; quelli tra 40 e 59 anni sono il 42% del totale, mentre quelli che hanno 60 o più sono il 26,8% del totale.

I dati regionali sulla suddivisione percentuale dei patentati per fasce d’età evidenziano che in generale nelle regioni del sud Italia la percentuale di patentati con meno di 20 anni è maggiore rispetto alla media nazionale (unica eccezione è la Sardegna). Nelle regioni del nord Italia, invece, la percentuale di patentati con meno di 20 anni è generalmente minore rispetto alla media nazionale, seppur con le eccezioni di Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. I motivi della maggior percentuale di patentati con meno di 20 anni riscontrata nelle regioni meridionali sono diversi. Ad incidere su questo dato è sicuramente la carenza dei trasporti pubblici, che non rappresentano un’alternativa praticabile all’uso di mezzi privati motorizzati. Per questo chi vuole spostarsi (per lavoro, per studio, ecc.) nelle regioni del sud Italia utilizza mezzi propri motorizzati più spesso rispetto alla media nazionale e quindi ha bisogno di avere la patente. Vi è inoltre da tenere presente che nelle regioni meridionali vi è una popolazione mediamente più giovane rispetto al resto d’Italia.

Da quanto detto emergono alcune interessanti considerazioni. La prima è che le difficoltà economiche non incidono in maniera determinante sull’interesse delle fasce più giovani della popolazione verso i mezzi motorizzati. In meridione, infatti, vi è una minore disponibilità di spesa, e questo dovrebbe incidere sulla percentuale di giovani che hanno la patente, visti gli alti costi necessari per prendere la patente e per acquistare e gestire un mezzo motorizzato. Invece, come dimostrano le percentuali citate più sopra, i più giovani non rinunciano alla patente, anche perché spesso non hanno alternative per i loro spostamenti ai mezzi motorizzati. La seconda considerazione è che quando vi sono alternative affidabili i più giovani tendono a differenziare maggiormente la scelta dei mezzi di trasporto, anche se restano in ogni caso molto legati all’uso di mezzi privati e quindi hanno bisogno di avere la patente.

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