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Cento anni tra fede, amore e sacrifici L’esempio di nonna Luigia

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michael

MONTECASSIANO – Cento anni di vita vissuti tra fede, sacrifici e l’amore incondizionato di una maxi famiglia.

Sono stati festeggiati ieri mattina a Montecassiano nella casa di riposo Romolo Murri dove Luigia Paciaroni ha ricevuto i fiori e gli auguri di parenti e del sindaco Leonardo Catena. Si tratta del terzo centenario festeggiato nel corso di quest’anno, segno che genetica e ambiente rappresentano un felice connubio. Ma anche la tempra non è da meno, non per nonna Luigia che in un secolo di vita ha affrontato difficoltà, lutti e sfide con coraggio e determinazione.

Nata il 23 novembre del 1915 a Pollenza, sin da subito si era dovuta occupare dei cinque fratelli più piccoli. Con il padre affetto da problemi respiratori, era stata Luigia a svolgere i lavori più pesanti. Trascurando la propria vita affettiva, avendo altre priorità ben più stringenti, ha aiutato la famiglia fino a 40 anni, poi, dopo tanti sacrifici, ha incontrato quello che sarebbe stato l’uomo della sua vita, Mario Massera. Scoperto l’amore, i sacrifici però non sono finiti. Di dieci anni più grande Massera era vedovo e già padre di otto figli, ma Luigia Paciaroni, abituata alle sfide e ai sacrifici, non ci ha pensato due volte e si è dedicata totalmente alla nuova famiglia, occupandosi della crescita in particolare dei quattro figli più piccoli (gli altri infatti erano già grandi e sposati). Da Rambona la nuova famiglia si era trasferita a Verdefiore di Appignano, poi begli anni ’70 i coniugi si sono spostati con i due figli più piccoli a Vallecascia di Montecassiano. Negli anni, in quella casa, sono rimasti i due coniugi, un figlio, sua moglie e la nipotina Manuela.

La fede è stata l’altra caratteristica che ha accompagnato la vita di Luigia e che le ha consentito di affrontare tre terribili lutti, quello del figlio nell’81 (in un incidente sul lavoro), del marito Mario dieci anni più tardi (morto in un incidente stradale a 86 anni e nel 2000 la perdita della nuora (a causa di una malattia). Per dieci anni nonna Luigia ha accudito la nipote Manuela come una figlia, dandole amore e protezione, poi l’amore è stato ricambiato quando, nel 2010, ha accusato i primi problemi di salute. Da febbraio del 2012 la supernonna è tra gli ospiti della casa di riposo. Supernonna non solo per l’età ma anche per la progenie con: otto figli (di cui sette viventi), 15 nipoti (di cui uno scomparso), 29 pronipoti e 13 pro pronipoti a cui si aggiungono due in arrivo. Ieri (domenica 22 novembre) approfittando del giorno di festa, è stata festeggiata al Parco Hotel di Pollenza da figli, nipoti e pronipoti, alcuni arrivati da fuori regione per ricambiare tutto l’amore che Luigia ha donato loro nel corso della sua vita. In totale una settantina di persone. Oggi, giorno del suo compleanno, la festa è proseguita alla casa di riposo.

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