
La mattina del 29 maggio 2010 l’aveva raggiunta ad Ancona per poi accompagnarla alla stazione di Porto Recanati dove lui abitava nel grattacielo multietnico.
Secondo l’accusa, l’avrebbe uccisa perché geloso del fatto che la ragazzina avesse contatti con un altro giovane. Ora però Kazi si trova in Bangladesh con il quale l’Italia non ha accordi per l’estradizione. Al tempo dei fatti, Kazi venne sentito dalla Procura di Ancona e indagato per sequestro di persona, ma il pm chiese l’archiviazione.
Il caso fu riaperto dopo il ritrovamento dei resti vicino all’Hotel House ma l’indagato, di nuovo chiamato in causa, aveva nel frattempo lasciato l’Italia. Dopo dieci anni il rinvio a giudizio: secondo gli inquirenti gli indizi contro l’imputato sarebbero pesanti.