Parodi: “In campo senza presunzione. Champions? Speriamo sia l’anno giusto”

VOLLEY – Di Michele Raffa

Forse presto, troppo presto, è giunto il turno di riposo per i ragazzi della Lube,

ma con i continui allenamenti diretti sotto gli occhi vigili di coach Giuliani, i cucinieri arrivano pronti e carichi ad affrontare un tour de force che li vedrà impegnati in campionato ed in Europa nelle prossime due settimane.

Ora però, i campioni d’Italia in carica, hanno come unico pensiero al turno infrasettimanale casalingo di questa sera al Pala Fontescodella, valevole per la terza giornata di SuperLega. Gli avversari che si troveranno di fronte i cucinieri sono i neo promossi della Tonazzo Padova, squadra vincitrice dello scorso campionato di A2.

Le prime due uscite dei veneti sono state tutt’altro che positive, avendo perso nettamente contro Trento e Modena, dunque sulla carta i padroni di casa saranno i netti favoriti del match, che vorranno certamente replicare la vittoria ottenuta contro Verona. 35 sono i precedenti tra i marchigiani e i patavini. La Lube conduce nettamente la sfida con 29 successi, al cospetto dei 6 veneti.

L’ultimo match al Fontescodella tra le due sfidanti risale alla stagione 2011/2012 (anno del secondo tricolore targato Lube) gara dominata dai cucinieri nettamente 3-0 prima.

Presenta la sfida Simone Parodi, bandiera e schiacciatore della Lube Banca Marche Treia, nonché della nazionale azzurra. In seguito al riposo imposto dal calendario si ricomincia da una squadra non proprio irresistibile per le vostre caratteristiche.

“Si, non è certamente una squadra attrezzata per i playoff o addirittura vincere il campionato, però sicuramente è una squadra che riesce a giocare bene, quindi se noi non siamo concentrati, non riusciamo ad esprimere il nostro gioco ci potrà mettere in difficoltà. È una di quelle partite che dovremo presentarci senza presunzione e quindi dipenderà tutto da noi”.

Cosa ne pensa del riposo arrivato cosi presto, alla seconda giornata? Preferiva magari più in avanti quando le forze iniziavano ad accumularsi? “Sicuramente era meglio più in avanti perché solo adesso abbiamo iniziato Il giusto riposo fa sempre bene. Non siamo stati fermi tantissimo, una sola giornata e mercoledì scenderemo di nuovo in campo. Sicuramente era meglio più in avanti perché solo ora abbiamo iniziato la stagione, ma va bene così e cercheremo di sfruttarlo nel migliore dei modi”.

Nel post gara con Verona, coach Giuliani ha notato carenze in fase difensiva e in ricezione. Approfittando del riposo e non dovendo preparare la gara domenicale, in settimana avete lavorato su questi aspetti? “Dobbiamo sicuramente migliorare sotto alcuni aspetti, forse proprio su ricezione e difesa. Ci abbiam lavorato e cerchiamo sin da subito, con questa partita di poterci esprimere al meglio in questi fondamentali. La difesa credo sia una questione di atteggiamento. Io sono uno di quelli che pensa che non vada tanto allenata la difesa, perché non è tanto una questione riguardante la tecnica, ma più che altro l’atteggiamento e lo avremo sicuramente”.

Tra ventiquattr’ore avrete la prima sfida che darà il via al tour de force. Di mezzo ci sarà la gara di Champions ad Istanbul contro il Fenerbahce (vincitore uscente della Challenge Cup ndr). Quale sarà il vostro approccio alla competizione europea? “Ora stiamo giocando poche partite e non possiamo fare altro che beneficiarne da questo riposo. Poi tra una settimana inizierà questo tour de force che sarà ostico da affrontare, ma siamo abituati. Sono ormai tanti anni che il binomio campionato-Champions League ci accompagna nell’arco della stagione, quindi speriamo che riusciremo ad esprimerci al meglio. Il girone in cui siamo capitato è durissimo, ma così come lo è per noi lo sarà per le squadre che dovranno affrontarci. In caso di passaggio del turno questa situazione ci potrebbe agevolare nel proseguo della competizione”.

Negli ultimi anni la Champions sta diventando un tabù per la Lube. Il passaggio del turno non vi ha mai regalato belle soddisfazioni. Avete sempre trovato un’ italiana come Cuneo e come Piacenza che al Golden Set vi ha impedito di inseguire il sogno europeo, eppure in campionato queste squadre siete sempre riuscite a domarle. Come mai in Europa non riuscite ad esprimervi al meglio come in Italia? “Forse un po’ per demeriti nostri, un po’ anche colpa della sfortuna perché ci siamo sempre ritrovati in gironi molto difficili che ci hanno fatto stancare. Speriamo che questo sia l’anno giusto e con un po’ più di fortuna forse e logicamente anche per bravura nostra”.

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