Porto di Civitanova, il Madiere: “Il progetto Eurobuilding? Ci sono vistose incongruenze”

“Aprire il confronto con la città dopo quattro anni di “confronti riservati” assomiglia molto al tentativo di porre riparo alle critiche che sono piovute da più parti e prendere tempo in attesa di tempi migliori. La verità è che in Comune è stata presentata un’istanza per l’acquisizione di tutte le concessioni del porto che lascia ben poco spazio alla “tutela dei diritti acquisiti” asserita allo Shada. Non mancano nemmeno vistose incongruenze tra quanto dichiarato in conferenza stampa e quanto si può desumere dalle carte”. A dichiararlo è il direttivo del Madiere, riunitosi ieri presso la sede della Lega Navale per un esame di quanto emerso dalla conferenza stampa di presentazione del progetto di Eurobuilding Spa per il porto (leggi qui).

“Ad esempio è stato affermato che il progetto a regime potrà prevedere fino a 900 posti barca per il diporto quando gli elaborati ne mostrano circa 620, molti meno dei 1000 previsti dal Piano Regionale dei Porti che si dice di voler attuare; ma anche se i posti barca diventassero veramente 900, dove si metterebbero i tanto sbandierati mega yact? Altra notizia che contrasta con la realtà è l’affermazione che i cantieristi e diportisti pagheranno, per le concessioni o per i posti barca quanto pagano ora; la verità è che nel prospetto “Ricavi di vendita” contenuto nell’istanza si legge invece che sono previsti introiti dai cantieri per 68.272.000 euro e dai posti barca 20.580.000 euro, distanze siderali dai costi attuali” osservano i rappresentanti del Madiere.

“Del resto su questo punto ha avuto modo di esprimersi lo stesso Antonelli nell’incontro avuto con il Madiere lo scorso 28 gennaio quando affermò che i costi dei posti barca sarebbero quadruplicati(chiese quanto pagava il sig. “x” per il suo posto barca e gli fu detto 2000 euro; ci rispose che non sarebbe stato un problema se la spesa fosse stata quattro volte tanto perché il servizio sarebbe stato nettamente migliore) – si aggiunge nella nota -. In quella occasione ci promise anche una proposta che ci avrebbe senza dubbio convinto ma da allora non si è fatto più vedere. Se queste sono le basi del confronto che i promotori del progetto vogliono aprire, la strada si annuncia subito in salita; alla città ed alle categorie interessate dal progetto servono parole di verità e fatti concreti non solo gli effetti speciali allo Shada. Da parte nostra continueremo a basarci sui fatti e questi sono rappresentati da quello che è scritto nelle carte depositate in comune.

“Nei prossimi giorni ci sentiremo con il Coordinamento degli operatori del porto e con le Cooperative dei pescatori per decidere insieme le iniziative necessarie a tutelare il nostro porto e quello che rappresenta per la città, la socialità, lo sport, il lavoro che lo hanno reso il simbolo di Civitanova” conclude nella nota il direttivo del Madiere.

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