MARCHE â La Giunta regionale ha destinato altri 9,424 milioni di euro per sostenere la ricerca, lo sviluppo e la competitivitĂ del sistema manifatturiero marchigiano.
Vanno ad aggiungersi ai 10 milioni di euro assegnati lo scorso mese di dicembre con le risorse del Programma Operativo Fesr Marche 2014-2020. UnâAzione del Programma (la 1.1.1) promuove la âspecializzazione intelligenteâ attraverso investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo capaci di offrire un vantaggio competitivo e durevole al sistema economico marchigiano. Vengono valorizzate le competenze e le conoscenze presenti sul territorio, rafforzando la collaborazione e la sinergia tra imprese e organismi di ricerca, per favorire il trasferimento delle tecnologie nei processi produttivi. In questo modo viene anche potenziata la qualificazione professionale e lâassorbimento, nelle imprese, di ricercatori, giovani laureati o diplomati e apprendisti di alta formazione. Possono beneficiare dei contributi Por Fesr le imprese (micro, piccole, medie e grandi) e gli organismi di ricerca, in forma singola o associata (almeno tre imprese e un organismo di ricerca). Gli investimenti devono essere realizzati e localizzati nelle Marche. Riguardano gli ambiti tecnologici della domotica, meccatronica (integrazione tra meccanica, elettronica, informatica) e della manifattura sostenibile. Le Marche risultano la prima Regione (e tra le prime cinque in Europa) a essersi dotata di una âStrategia per la smart specialisationâ nel periodo di programmazione 2014-2020.
Il punto è stato fatto, oggi, nel corso di una conferenza stampa, dallâassessora alle Politiche Comunitarie, Manuela Bora, alla quale hanno partecipato le associazioni produttive e alcuni imprenditori finanziati. Tecnicamente la Giunta regionale ha proceduto allo scorrimento della graduatoria esistente, piuttosto che indire un nuovo bando: âAbbiamo ritenuto opportuno valorizzare i progetti che erano giĂ pervenuti, per fare modo che possano partire il prima possibileâ, ha spiegato lâassessora. Una scelta che consente di finanziare altre 37 aziende e 10 organismi di ricerca, oltre che ultimare lâerogazione dei contributi alle imprese della prima graduatoria. Complessivamente, con i 19,424 milioni assegnati, sono stati finanziati 32 progetti (sui 64 ammissibili, rispetto ai 168 pervenuti, pari al 50% delle idee progettuali approvate), sostenute 85 imprese e 21 organizzazioni di ricerca, impiegati 269 giovani altamente specializzati per i quali si può aprire una prospettiva di lavoro a tempo indeterminato. âPuntare sullâinnovazione â ha detto la Bora â è la scelta giusta per far compiere il salto di qualitĂ alle nostre piccole e medie imprese, in una logica di filiera che le veda collaborare con le universitĂ e i centri di ricerca. Insieme allâinnovazione, vanno giocate le carte dellâinternazionalizzazione e di un efficiente sistema di accesso al credito su cui stiamo lavorando attraverso la realizzazione del Confidi unico: credo che questi tre pilastri siano le giuste condizioni da cui ripartire per favorire lo sviluppo economico della nostra regioneâ. Lâassessora ha anticipato che parteciperĂ , insieme al presidenti Ceriscioli, Rossi e Marini, allâinaugurazione dellâufficio unico di rappresentanza delle Regioni Marche, Toscana e Umbria a Bruxelles: âUna struttura di servizio macroregionale che rafforziamo per aiutare le imprese a intercettare le risorse dirette che lâUnione europea mette a disposizione del sistema produttivo localeâ. Paola Bichisecchi (direttore generale Confindustria Marche) ha sottolineato come la filiera sia un elemento strategico per il rilancio della nostra competitivitĂ : âRingraziamo la Regione perchĂŠ ha dato un segnale tangibile per rafforzare la competitivitĂ dei territori, raddoppiando la dotazione dei bandi per la ricercaâ. Apprezzamenti sono venuti anche dalla Cna Marche (Stefano Sallei: âĂ la prima volta che la Regione riesce a mettere assieme le piccole medie imprese e lâUniversitĂ â) e dallâimprenditore ascolano Marco De Carolis (âOggi câè una Regione attenta alle nuove tecnologie, che permette di fare conoscere nel mondo le nostre produzioniâ).
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