L’inchiesta su Roma e Lazio sta prendendo il sopravvento. Prima del trasferimento dei documenti in tribunale vediamo cosa rischiano i due club.
La Procura della FIGC nei giorni scorsi ha perquisito le sedi dei due club di Serie A, Roma e Lazio per il caso “Plusvalenze Fittizie”.

Come da prassi, ora la palla passerà direttamente agli addetti della giustizia sportiva in tribunale. Trascorrerà inevitabilmente del tempo come accaduto per il club bianconero in attesa di un presunto secondo deferimento dopo lo storno dei 15 punti in classifica.
I giocatori che in questi anni erano sotto contratto con l’ex club di Andrea Agnelli dovrebbero uscire indenni in quanto ‘vittime’ del sistema. Le 14 pagine in cui viene citato il club juventino sono in corso d’indagine nelle sedi opportune e a breve si dovrà decidere sul secondo dei tre casi (plusvalenze fittizie, false comunicazioni sociali e falso in bilancio) per i quali viene condannata la società della Continassa.
A proposito di plusvalenze, in un fascicolo a parte verranno approfonditi i casi delle due società capitoline, ora come ora sotto l’occhio del ciclone (a causa di alcuni trasferimenti in sede di mercato) degli organi della giustizia sportiva, ritenuti indebiti secondo le norme previste
Caso plusvalenze fittizie, Roma e Lazio sotto inchiesta: ecco cosa rischiano seriamente
La situazione legata al caso plusvalenze fittizie ha allargato le proprie radici nelle sedi capitoline di Roma e Lazio.

Sotto inchiesta anche la Salernitana (ai tempi di Lotito) e il Sassuolo di Carnevali considerati complici nell’affare e anch’esse coinvolte nei trasferimenti illeciti con contratti rivedibili da parte di alcuni tesserati.
Le plusvalenze in chiave mercato riguarderebbero i passaggi di Sprocati, Casasola, Marino, Cicerelli, Novella, Morrone e Akpa Akpro da Lazio a Salernitana; Marchizza, Defrel e Frattesi tra Roma e Sassuolo; Tumminello e Cristante tra giallorossi e Atalanta; Luca Pellegrini e Spinazzola con la Juve; Cetin, Cancellieri, Diaby e Kumbulla con il Verona. (CorSport).
Tutto quanto sopra sarà oggetto di discussione nelle aule del tribunale di giustizia sportiva. Se il processo sarà ritenuto inevitabile, Roma e Lazio (su tutte) rischierebbero un lieve deferimento che potrebbe essere comminato con una semplice ammenda con diffida.
Se la situazione invece dovesse precipitare e la Guardia di Finanza trovare ulteriori e illecite prove schiaccianti si potrebbe davvero mettere male per entrambe le romane.

A tal proposito Lazio e Roma, a causa di violazioni gestionali compiute di proposito nel tentativo di eludere i decreti di giustizia sportiva rischierebbero addirittura l’esclusione dal prossimo campionato o addirittura il fallimento con ripartenza dalle categorie inferiori alla cadetteria.