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Turismo, le Marche piacciono al web

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michael

MARCHE – Conquistano per attrattiva paesaggistica, culturale ed enogastronomica e catturano l'appeal degli sportivi. Sono Le Marche, la Regione capofila del centro Italia per il proprio appeal social.

E' questo quanto emerge da “Turismo digitale: la web reputation delle Regioni Italiane/Destinazioni e nuove forme informative del turista” elaborata da Reputation Manager – società leader in Italiane nell'analisi della reputazione on line e ingegneria reputazionale e da network lab laboratorio Digital Marketing dell'Università Politecnica delle Marche.

L'analisi, condotta tra maggio 2014 e maggio 2015, si è focalizzata sullo studio di oltre 16 mila conversazioni web in lingua italiana (57%) e inglese (43%). In questo lavoro sono stati presi in considerazione 5 differenti canali: motori di ricerca (es. Google), siti di recensione dei consumatori (es. Trip Advisor), agenzie di viaggi on line (es. Booking), siti di videosharing (es. Youtube), Wikipedia e Social Network (Twitter e Facebook).

La ricerca è avvenuta per singolo nome di regione, in associazione ai concetti legati alla sfera del turismo. Questa sezione può pertanto fornire una chiave di valutazione delle Regioni intese come veri e propri brand più o meno noti alle comunità online. Entrando nel dettaglio si evince che la nostra Regione tanto per i turisti in lingua inglese quanto per quelli in lingua Italiana, gode di una buona reputazione: i primi la attestano al nono posto, i secondi al dodicesimo. Uno tra gli elementi determinanti per l'engagement turistico italiano, è indubbiamente l'aspetto naturalistico che scandisce un paesaggio sicuramente alla portata di diversi target di riferimento.

Chi sceglie di trascorrere le vacanze nelle Marche è mosso dalla voglia di immergersi nella Natura, di vivere, anche attraverso i sapori, le tradizioni che ci contraddistinguono e sono positivamente soddisfatti dall'ospitalità e dall'accoglienza trovata. Un calendario di eventi ricco nei 12 mesi dell'anno fa delle Marche una potenziale attrattiva anche nei periodi più freddi come il Natale. I turisti stranieri forniscono una fotografia più nitida con nessun elemento negativo predominante.

Le Marche sono altresì un vero e proprio Paradiso per gli appassionati di fotografia e di ciclismo e conquistano per la ricettività a prezzi contenuti. Cucina e ospitalità risultano vincenti al contrario delle barriere linguistiche ancora presenti. Un primo posto assoluto (ben il 22% della torta che mette al confronto tutte le regioni italiane) per la promozione turistica sui social messa in atto dalla Regione che perde di appeal se analizzata dal punto di vista dell'engagement delle pagine, ovvero l'interazione spontanea dell'utente ai post dell'amministratore.

Un dato è certo la nostra Regione dimostra di avere un forte potenziale da un punto di vista di ricettività turistica soprattutto per il popolo del web italiano e inglese che collocano le Marche tra le regioni del Centro Italia con maggior carattere positivo. Fenomeno sempre più rilevante quello del “turismo digitale”, come testimoniano anche i dati relativi alle fonti di informazione per la pianificazione del viaggio, secondo cui il 74% dei turisti che viaggiano per svago utilizzerebbe ricerche web per orientarsi nella scelta delle destinazioni (fonte: The 2014 Traveler’s Road To Decision, Google 2014). “Le Marche hanno fortemente investito sulla promozione della destinazione sul web e ora raccolgono i frutti” – ha dichiarato l'assessore al Turismo e Cultura, Moreno Pieroni. “Grazie all’innovativo Sistema Digitale Integrato Marche Tourism informativo e multilingue, le Marche sono una destinazione accessibile su ogni strumento (web, tablet e smartphone) e i dati dell’indagine che oggi si presentano sono una gratificazione del lavoro svolto e soprattutto uno stimolo per proseguire e migliorare questo risultato. Prossimo obiettivo: progettare con i fondi europei investimenti mirati sul web marketing e social media marketing e condividere con i soggetti territoriali la strategia digitale in modo tale che tutto il “Sistema Turistico Regionale” possa essere coinvolto in modo ancora più integrato e dove tutti gli attori territoriali concorrono a questo fine”.

“Lo studio presentato – ha detto il Prof. Massimiliano Polacco, Direttore Confcommercio Marche Centrali e segretario generale Federalberghi Marche – testimonia l'importanza del lavoro svolto sull'a promozione della nostra regione. Noi di Confcommercio- Federalberghi stiamo sviluppando una comunicazione che passa anche per i social network ed i dati positivi sono la testimonianza della nostra azione quotidiana. I risultati ottenuti non sono un traguardo ma un punto di partenza sul quale costruire una ancora più efficace diffusione del brand Marche per avere un numero sempre maggiore di turisti”.

“La Regione Marche necessita di un nuovo modello di sviluppo economico; infatti, quello fondato sulle grandi imprese e sulle multinazionali non risulta essere più efficace, a fronte delle modificazioni che hanno caratterizzato il sistema economico internazionale. Si riscontrano performance positive da parte delle medie imprese che sono peraltro in numero piuttosto limitato; al contrario, sono in numero molto numerose le piccole imprese che operano in numerosi settori e che non sempre potranno intraprendere percorsi di internazionalizzazione. – ha detto il Prof Gian Luca Gregori Prorettore Università Politecnica delle Marche – In questa prospettiva, il turismo “allargato” ha un ruolo fondamentale anche di attrattore della domanda internazionale di clienti (in crescita a livello mondiale), e può determinare effetti economici molto rilevanti per il sistema delle piccole imprese in molte aree della nostra Regione. Risulta quindi essere particolarmente importante sviluppare una politica di comunicazione fondata sul web, che permetta di accrescere la awareness della Regione Marche. In particolare, si può sottolineare la necessità di ricorrere ad un approccio di “digital intelligence” (che supera quello di “business intelligence”), al fine di analizzare mediante algoritmi e software specifici i dati “non strutturati” ma presente in rete. L'indagine che è stata realizzata, piuttosto originale ed unica nel suo genere, ha consentito di verificare un risultato piuttosto positivo in questa prospettiva per la nostra Regione. Non può sfuggire che le performance così ottenute derivano da mirati interventi che sono stati posti in essere.” “Il turismo rappresenta un importante driver di crescita e sviluppo per il nostro Paese, oltre che un fattore di attrattività potente a livello internazionale, e il “turismo digitale” è un fenomeno da cui non è più possibile prescindere. Il web gioca, infatti, sempre più un ruolo cruciale nella scelta e nella pianificazione del viaggio” spiega Andrea Barchiesi CEO di Reputation Manager – “L’obiettivo di questa ricerca è stato quello di identificare l’impatto reputazionale dei contenuti web sulle regioni italiane e capire in che modo ne viene condizionata la scelta finale del turista. I feedback ricevuti dallo studio possono quindi rappresentare indicazioni strategiche concrete per migliorare l’offerta turistica e l’identità dei singoli brand Regione”.

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