Coach Paniconi: “A Piacenza una Lardini matura”

Due vittorie consecutive, cinque punti in due partite.

Se continuità era la parola chiave di un inizio di gennaio oltre una coerente immaginazione, i numeri finiscono per corroborare il momento della Lardini, capace di andare oltre le cifre, che fatalmente non possono raccontare tutto, consegnando alla cronaca della sua stagione un’altra prova di qualità e temperamento. Probabilmente ancor più rilevante di quella che aveva consentito di cancellare l’imbattibilità di Bolzano.

“A Piacenza nel primo set siamo partiti da una condizione di difficoltà – sottolinea coach Luca Paniconi – ma siamo stati ancora più squadra. Le ragazze in campo hanno saputo aiutarsi, ho visto un’ulteriore crescita a livello di maturità. Greta Malavolta che entra alla fine del secondo set, crea con il servizio i presupposti del break, riceve e difende con grande attenzione è il segnale di come sia cresciuto il concetto di squadra. In una partita, tra l’altro, piuttosto complicata per quello che Piacenza aveva dimostrato nelle gare precedenti e per la qualità messa in campo nel primo set e mezzo”.

Una ritrovata consapevolezza che nasce ancor prima di mettere punti in cassaforte. “Rovigo è stato il nostro punto di ripartenza. Ma adesso c’è da insistere, perché ogni partita per noi è una prova e non può venir meno la voglia di migliorare”.

A maggior ragione per chi ha la sensazione di aver appena abbandonato la corsia di emergenza ed essersi rimesso sulla carreggiata principale. Seppur ancora in coda. “Ci siamo creati la premessa per giocarci il campionato – ammette il tecnico di Filottrano – Volevamo dimostrare che quella con Bolzano non era stata solo una bella serata, credo che a Piacenza abbiamo confermato che ci siamo caratterialmente. Adesso sta a noi riuscire ad incrementare questa determinazione, prendere ulteriore convinzione su alcune questioni tecniche, tirar fuori ad ogni appuntamento il giusto spirito di cattiveria sportiva. Se ci riusciremo potremo giocarcela fino in fondo. Per come si erano messe le cose, era importante non staccarsi dal treno salvezza”.

Già e se la classifica prima era utile non guardarla, ora è paradossalmente severamente vietato. “Il nostro percorso è fatto di piccoli passi: se ne facciamo uno indietro ci rimettiamo nei guai. Dobbiamo pensare a crescere ulteriormente, allenarci ancora meglio di quanto abbiamo fatto fino ad oggi, sapendo che affrontiamo un campionato complicatissimo, ma nel quale è gratificante poter lottare con squadre così importanti. La classifica dobbiamo guardarla solo per constatare quante formazioni forti ci sono”.

Un po’ come Soverato che domenica sarà di scena al PalaBaldinelli, squadra infinitamente più forte di quello che può raccontare la sua attuale classifica. Un altro appuntamento importante per la Lardini, nel quale sarà prezioso il supporto del pubblico. Come lo è stato fin qui, come lo è stato anche a Piacenza. “Giocare in trasferta e sentire i tuoi tifosi che cantano è una sensazione bellissima. Loro non sono solo l’ottavo giocatore in campo, ma anche il nono. La loro spinta è determinante”.

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