Haccp, gli effetti dell’entrata in vigore della Nuova Disciplina Sanzionatoria

ECONOMIA –  Molti enti specializzati in Consulenza Haccp per Attività del Settore Alimentare, stanno registrando un vertiginoso aumento di richieste di assistenza tecnica o di aggiornamenti del Manuale Haccp.

Stando ai dati raccolti dall'azienda Alimeta, il numero di richieste è aumentato del 71%. Titolari, Responsabili e Imprenditori dell’Industria Alimentare si rivolgono ai loro consulenti con più frequenza del solito, e le loro domande seguono lo stesso filo conduttore: la Nuova Disciplina Sanzionatoria introdotta dal D.Lgs. 231/2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 8 febbraio, che entrerà in vigore in data 9 maggio 2018.

Si tratta di disposizioni applicative volte a tutelare la salubrità del prodotto e la salute del consumatore a cui è destinato.
Tra esse, quelle che riguardano nello specifico le attività sono:

●     l’obbligo di indicare gli allergeni alimentari per i prodotti presenti sul menù, producendo una documentazione scritta, reperibile da consumatori e organi di controllo;

●     la conferma dell’affissione obbligatoria del cartello contenente tutti ingredienti, indicando gli allergeni in riferimento al singolo prodotto;

●     l’indicazione di data di congelamento, di scadenza e termine di durata dei prodotti;

Le sanzioni amministrative pecuniarie per chi non si prende la briga di mettere in guardia il consumatore sugli allergeni usati, non indicandone la presenza sul menù o omettendo di affiggere l’apposito cartello, vanno da 3.000 a 24.000 euro.

La norma continua disponendo sanzioni per la mancanza delle indicazioni specifiche nell’etichettatura dei prodotti, allo scopo di rendere più facile il reperimento di informazioni relative ad essi in termini di:

●     denominazione;

●     luogo provenienza;

●     lotto di appartenenza;

●     indicazione di allergeni;

●     modalità di conservazione;

●     dichiarazioni nutrizionali;

Da sottolineare è il fatto che, una volta entrata in vigore, questa normativa non produrrà effetti retroattivi. Tutti i prodotti alimentari etichettati prima di quella data potranno essere commercializzati fino ad esaurimento scorte, tutto ciò per facilitare la transizione e l’adeguamento alle nuove disposizioni da parte degli Operatori del Settore Alimentare.

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