‘Le Regioni ad un punto di svolta’

MARCHE – Preoccupazioni e interrogativi sul futuro del regionalismo nella relazione con cui il presidente Luigi Micci ha aperto oggi ad Ancona, nella sede del Consiglio regionale, l’Assemblea annuale della associazione degli ex consiglieri regionali delle Marche.

“Le Regioni – ha detto – a 45 anni dalla loro istituzione, accentuano tutte le contraddizioni del nostro sistemi istituzionale, dimostrandosi sovrastrutture a metà tra un nuovo centralismo burocratico e un federalismo straccione”. A proposito del “discredito di cui sono fatti oggetto i consiglieri regionali” Micci ha ricordato che ci sono stati scandali e privilegi che hanno portato ad elezioni anticipate in otto Regioni su quindici,con responsabilità oggettive che sono espressione di un sistema “che non abbiamo mai difeso e che non possono essere estese anche a Regioni come la nostra che hanno mantenuto un profilo di correttezza e sobrietà sui cosiddetti costi della politica”.

Il riferimento è ai provvedimenti che hanno portato anche nelle Marche alla riduzione delle indennità e di tutte le spese accessorie, al taglio dei vitalizi nel 2015-2017 e alla loro abolizione per i consiglieri della decima legislatura per i quali al posto del vitalizio è previsto un versamento della previdenza contributiva.

Gli ex consiglieri chiedono con fermezza che venga messa fine alla campagna di stampa sui privilegi della “casta”, ma riconoscono che c’è stata anche una responsabilità della Conferenza Presidenti che ha rinunciato a funzioni di controllo coordinamento e censura. Nelle parole di Micci un interrogativo sulla evoluzione futura del sistema delle Regioni in una situazione che vede oggi un esercizio distorto delle competenze fra Stato e Regioni e che “porta a certificare la fine del costituzionalismo nato nel secondo dopoguerra in nome del primato della finanza”. Questa del resto è anche uno degli elementi che stanno alla radice della crisi della costruzione europea un continente in origine terra di diritti Terra di diritti che oggi sta negando sé stesso facendo prevalere meccanismi del calcolo economico e della convenienza politica. Crisi della politica, fuga dalla politica con la crescita dell’astensionismo. Possibili vie di uscita secondo Micci: una ridefinizione delle Regioni (anche se c’è chi ne propone l’abolizione), delle loro competenze e della loro dimensione come possibile soluzione “al complesso e disorganico processo di formazione storica politica dell’unità nazionale” Sulle questioni poste da Micci sono intervenuti Adriano Ciaffi, Giuseppe Marucci, Marco Lucchetti, Ninel Donini, Carlo Alberto Del Mastro.

Aldo Bottin, coordinatore nazionale delle associazioni degli ex consiglieri regionali ha affermato che le campagne di discredito basate sui costi della politica creano invidia sociale e minano la democrazia.

In chiusura Pietro Menzietti della associazione ex parlamentari ha illustrato il sito sulla Guerra 1915-18 (www.lemarcheelagrandeguerra.it/) curato dalla associazione e dal club Incorreggibili ottimisti che contiene, fra l’altro, il data base con i nomi di tutti i caduti marchigiani nella Grande Guerra.

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