Sabbi chiama la carica “Piacenza avversario difficile e d’esperienza”

Di Michele Raffa – Dura da digerire la vittoria sfuggita mercoledì in Champions in quel di Istanbul, ma i cucinieri non si guardano alle spalle,

non si stanno a leccare le ferite, sono già pronti per ripartire, la loro testa è già proiettata al big match di domenica pomeriggio contro la Copra Ardelia Piacenza.

I piacentini in questa stagione sono stati già sconfitti dalla Lube in occasione del match valevole per la Supercoppa Italiana, match inaugurale della stagione pallavolistica italiana 2014/2015, dove in palio c’era anche il primo trofeo stagionale. Dunque gli emiliani scenderanno al Fontescodella con il coltello tra i denti e nell’animo un’occasione di rivincita da cogliere al balzo. In palio c’è l’imbattibilità e dunque il primato stagionale. Siamo solo alla quarta giornata di campionato, ma le due compagini sono le due principali candidate per la conquista del tricolore iridato.

Presenta la sfida la new entry in maglia biancorossa, l’opposto che con i suoi bolidi ha conquistato in un amen l’affetto e i cuori di tutti i tifosi della Lube, colui che in sordina si è presentato e ha lasciato ad altri le chiacchere facendo i fatti, l’Mvp della prima gara contro Verona. El dies, Giulio Sabbi. “Piacenza è un avversario sempre difficile. Sappiamo di affrontare una squadra composta da giocatori d’esperienza e verranno qui sicuramente per dare il massimo ed ostacolare il nostro cammino verso la vittoria della regular season, cosi come lo faranno tutte le altre squadre che affronteremo. Non avremo timore, li affronteremo a casa nostra e avendoli già sconfitti, abbiamo la consapevolezza che non sono imbattibili”.

Ritornando alla gara sfuggita di mano al quarto set avanti di tre lunghezze, dove avete sbagliato secondo lei? E quali errori dovete cercare di non commettere contro Piacenza? “E’ stata una partita strana, l’abbiamo gettata alle ortiche noi. Stavamo avanti 20-23 e aver perso il quarto set in quel modo ci lascia molto l’amaro in bocca, però comunque ci servirà da lezione sin dalle prossime partite. Dovremo cercare di restare sempre concentrarti nella partita senza subire inutili cali di tensione”.

Sabbi, lei arriva alla Lube in punta di piedi, per sostituire la partenza di Zaytsev e dopo tanta gavetta in club minori, finalmente le si presenta la prova del nove. Sente un po’ di pressione? “Quest’anno faccio parte di una squadra decisamente diversa rispetto a Molfetta o comunque altre squadre in cui ho giocato in precedenza. È una squadra con obiettivi ben diversi e sappiamo tutti quali sono. Logicamente un po’ di pressione la sento. Un conto è giocare in una squadra dove conta mettersi in mostra ed un altro è dove si lotta per vincere quanti più titoli possibili. Sono arrivato qui in punta di piedi e cerco giorno dopo giorno, partita dopo partita di ritagliarmi il mio spazio e dare una mano per la causa comune”.

In tempi non sospetti, coach Giuliani ha detto che con la partenza dello Zar e il suo arrivo insieme a quello di Fei e Shumov aveva tra le mani una squadra non rinforzata, bensì diversa. Lei è d’accordo? “Si, l’anno scorso c’era il solo Zaytsev, quindi magari c’erano meno opzioni offensive. Quest’anno per come la vedo io, è una squadra molto più completa avendo un ricambio di lusso del calibro di Fei con tanti anni d’esperienza alle spalle e poi anche per il coach stesso. Avere un doppio cambio molto forte è fondamentale per una squadra che punta a vincere".

Quando si è presentata l’occasione di poter indossare la maglia della Lube? “La società era sulle mie tracce da un paio d’anni. L’anno scorso ho fatto una scelta ben precisa, ovvero giocare in una squadra strutturalmente diversa rispetto alla Lube, in primo luogo per trovare continuità nel gioco. QUest’anno si è ripresentata l’occasione di indossare la casacca biancorossa e questo giro non ho perso l’occasione di dire sì”.

Essendo originario di vicino Roma la scelta del numero “10” ha dei noti riferimenti? “Assolutamente. Sono di fede biancoceleste. Ho scelto il numero dieci perché anche nelle precedenti società avevo questo numero e ho deciso di continuare ad averlo sulle spalle”.

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