Qual è il modo più facile per dimagrire? Rispondere al quesito in questione non è di certo una missione facile: vediamo cosa dice la scienza.
In questo strano mese di marzo dal punto di vista climatico, tantissime persone hanno cominciato ad allenarsi per rimettersi in forma per l’estate. Perdere peso non è mai un’impresa facile: occorre grande passione e ottime motivazioni per riuscire a raggiungere gli obiettivi.
Chi vuole dimagrire in tempi record, cerca talvolta qualche metodo miracoloso. Il problema è che senza costanza e forza di volontà, è quasi impossibile eliminare i chili in eccesso. Anche l’importanza dell’alimentazione non va assolutamente trascurata: occorre mangiare sano e pulito per velocizzare il processo.
La domanda di tutti è sempre la stessa: qual è il modo più facile per dimagrire. Vediamo insieme cosa dice la scienza: nel corso degli anni sono arrivati studi interessanti che hanno messo in evidenza proprio questo aspetto.
Qual è il modo più facile per dimagrire? Cosa dice la scienza
Per dimagrire occorre abbinare l’allenamento a sane abitudini e ad un’equilibrata alimentazione. Assumere il giusto numero di calorie è sicuramente un buon punto di partenza.
La maggior parte delle persone sceglie come esercizio fisico la camminata. Il suo impatto sull’organismo è veramente notevole: tantissimi studi ne dimostrano la sua efficacia. Attenzione però: da qualche mese è spuntata una nuova ricerca che ha decisamente cambiato tutto.
Un prestigioso studio pubblicato sulla rivista ‘The British Medical Journal’ ha svelato un interessante modo per perdere peso con efficacia e con divertimento. La sana alimentazione è ovviamente il requisito fondamentale: inutile allenarsi per poi mangiare male e assumere nutrienti di non alto valore biologico. Nello studio viene preso come esercizio la strana camminata a bustina deltè, quella di Mr Teabag e Mr Putey, due comici inglesi. Con il metodo ‘Monty Phyton’, infatti, si ha un dispendio energetico più grande di 2,5 volt rispetto alla camminata normale. Per i ricercatori, il tipo di sforzo che richiede la camminata ‘strana’ rinforzerebbe anche le funzioni cardiache.
Per gli esperti, nello studio chi seguiva la camminata dei Monty Phyton aveva un consumo di ossigeno maggiore, con valori simili ad una sessione di allenamento vigoroso.