‘Spese Pazze’ in Regione, raffica di indagati. C’è anche Spacca ‘Fiducia nella Magistratura’

 

MARCHE – Bufera in Regione. Oltre 60 politici, tra assessori, consiglieri e segretari dei gruppi consiliari, compreso lo stesso governatore delle Marche Gian Mario Spacca sono indagati dalla Procura di Ancona per peculato in relazione alle spese sostenute. Nel registro degli indagati anche il segretario regionale del Pd Francesco Comi. Non c'é invece il presidente del Consiglio Vittoriano Solazzi. Sarebbero esclusi anche i due assessori esterni Pietro Marcolini e Luigi Viventi.

Ieri sono state recapitate a ogni singolo indagato le lettere con le quali la Procura di Ancona richiede la proroga delle indagini che scadevano il 16 giugno. Una richiesta dovuta probabilmente alla necessità di approfondire ulteriormente l’imponente mole di materiale in possesso degli inquirenti.

“Le indagini preliminari sono ancora in corso – spiega il Governatore – , non è quindi possibile ipotizzare quale sarà l’esito dell’evoluzione della vicenda, ad oggi non risultano inviati avvisi di garanzia a singoli soggetti né altre notifiche. L’unica novità intercorsa è la richiesta di proroga di 6 mesi del termine delle indagini preliminari rivolta dal Pubblico Ministero al Giudice in quanto – come è riportato nell’atto – la complessità dei fatti di causa e della vicenda rende indispensabile maggiore tempo ai fini dell’accertamento della verità nell’interesse della giustizia. Del resto, appena avuta notizia dai media dell’inchiesta nel maggio 2013, la Giunta regionale ha subito deliberato la costituzione di parte offesa della Regione Marche nel procedimento. Tale scelta ribadisce che il principio di legalità è il nostro punto di riferimento nei comportamenti istituzionali. Siamo fiduciosi nell’operato della Magistratura”.

“Non ci sono state notifiche di avvisi di garanzia e c'è solo la richiesta di proroga delle indagini iniziate nell'ottobre 2012. Qui non ci sono spese pazze, forse, tutt'al più errori contabili, o interpretazioni sbagliate rispetto ad una vecchia legge, che abbiamo prontamente modificato e reso più rigida e stringente. Chi pensa che nelle Marche – fa sapere Bugaro, Vice Presidente dell'Assemblea legislativa delle Marche – ci siano casi simili riscontrati in altre regioni rimarrà profondamente deluso perché il comportamento dei nostri Consiglieri rè da sempre improntato alla serietà.” Il Vice Presidente dell'Assemblea legislativa delle Marche, Giacomo Bugaro, interviene così – a nome dell'Ufficio di Presidenza – su quanto pubblicato dalla stampa locale in merito alla proroga delle indagini della Magistratura sui fondi regionali, proroga rivolta dal PM al Giudice. “Il nostro Consiglio è in tutto e per tutto il più virtuoso d'Italia – ribadisce Bugaro – e questo è il risultato di un lavoro intenso da parte di tutti, in testa dell'Ufficio di Presidenza che ha in questi anni contribuito notevolmente a ridurre le spese dell'intera macchina amministrativa dell'Assemblea, portandola come esempio sul tavolo della Conferenza dei Presidenti delle assemblee regionali. Ora il vero rischio è quello che un'informazione non precisa, rispetto alle iniziative poste in essere dalla Procura, possa comportare un chiaro condizionamento al processo democratico-elettorale a sei mesi dalla fine della legislatura e che inasprisca, in un clima già esacerbato da noti casi che non riguardano le Marche, il rapporto tra cittadino e politica”. “Ribadisco l'assoluta serenità dei Consiglieri – conclude Bugaro – e la totale fiducia nel lavoro della Magistratura.”

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