Camerino – Tommaso Claudi, il console italiano rimasto a Kabul: “Assistito a scene drammatiche”

“Se stiamo riuscendo a riportare a casa i nostri connazionali e gli afghani che hanno collaborato con il nostro Paese lo dobbiamo anche a persone come Tommaso Claudi. Il nostro console a Kabul”. A dirlo è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un post Facebook in cui elogia l’operato del trentunenne nato a Camerino, alla sua prima sede diplomatica.

Tommaso è rimasto a Kabul per mantenere un collegamento operativo con la Farnesina e gestire tutte le operazioni di rientro in loco. Quest’oggi il Corriere della Sera dedica proprio a lui un’intervista, per comprendere come – in una situazione di grande caos – sia riuscito a dare il suo contributo per la creazione in tempi record di un ponte aereo verso il nostro Paese.

“Il suo impegno in una situazione d’emergenza, davanti a difficoltà evidenti, è una prova di grande amore per l’Italia – ha detto Di Maio nel descrivere quanto sta compiendo Tommaso -. A questo si aggiunge la stretta collaborazione con il Ministero della Difesa e con gli altri Paesi con cui portiamo avanti un’azione comune. E poi lasciatemi dire che anche in questa occasione è proprio la sensibilità della nostra diplomazia, oltre che del personale militare, che consente di porgere la mano alle popolazioni in difficoltà con vero spirito di solidarietà”.

 

Una sensibilità e uno slancio che emergono anche dalle parole di Tommaso: “Abbiamo dovuto assistere a scene drammatiche. Siamo tuttavia riusciti in condizioni di assoluta emergenza a riportare a casa i nostri connazionali e alcuni dei nostri collaboratori afghani. Stiamo assistendo ad una grandissima tragedia umanitaria e tutti noi stiamo dando il massimo mettendoci tutto il cuore e la professionalità di cui siamo capaci”.

“La macchina della Farnesina – aggiunge il diplomatico – non si è fermata un attimo e ha continuato ad operare senza sosta, in stretto coordinamento con la catena militare italiana e internazionale. Stiamo monitorando continuamente l’evolversi della situazione e siamo in contatto continuo con il resto dell’Ambasciata a Kabul che, dopo il rientro in Italia dall’Afghanistan, si è immediatamente ricostituita presso la Farnesina ed è già pienamente operativa”.

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