Carburanti, prezzi salgono ancora: gli aggiornamenti

Brutta batosta per le famiglie italiane, in vista aumenti importanti sui prezzi del carburante

In questo ultimo anno abbiamo assistito alla crescita infestante del costo della vita, con molti beni di prima necessità che hanno fatto registrare incrementi di prezzo anche del 100%.

Carburanti, prezzi salgono ancora
rincari carburante(Foto pixabay)-L’indiscreto.it

Nemmeno il carburante sembra però destinato a cambiare questo trend e l’osservatorio Nazionale Federconsumatori parla di rincari “eccessivi ed ingiustificati“. Per la benzina è emblematico il caso di Firenze dove la benzina ha fatto registrare quota 2.10 al litro al servito e 1.966 al self service. Tenendo conto sia dell’andamento del mercato che del cambio Euro/Dollaro, infatti, l’ONF ha evidenziato ben 12.centesimi di differenza tra il prezzo proposto e quello che dovrebbe essere reale, con conseguenze per le famiglie non trascurabili.

Le famiglie italiane spenderanno ben 263 euro in più in media, situazione al limite

I rincari generali stanno mettendo a dura prova le economie di molte famiglie italiane ma, la brutta notizia, è che la situazione non migliorerà.

Carburanti, prezzi salgono ancora
Benzina auto(Foto pixabay)-L’indiscreto.it

Almeno fin ora, infatti, il governo non ha operato ancora in maniera concreta per risolvere la situazione, nemmeno difronte al caro benzina che, come precedentemente spiegato, non rispecchia il reale andamento di mercato.

Una situazione inaccettabile che richiede un intervento tempestivo delle istituzioni, bisogna combattere soprattutto la speculazione, ancor più intollerabile visto la situazione di molte famiglie. In questo autunno tra materiale scolastico, riscaldamento e caro bollette e carburante dovranno fare fronte ad una stangata da 2924 euro in autunno, senza contare le spese per l’alimentazione“. Questa la nota dell’ONF che non può che preoccupare.

Carburanti, prezzi salgono ancora
Benzina prezzi (Foto pixabay)-L’indiscreto.it

È chiaro che bisognerà muoversi in maniera mirata per fermare soprattutto il fenomeno speculativo. Uno dei primi interventi dovrebbe riguardare il taglio dell’accisa mobile, facendo in modo che questa si riduca automaticamente nella stessa misura dell’aumento del costo della materia prima. Sicuramente le soluzioni ci sono, quel che manca è un’azione concreta e veloce ma, di questo passo, è chiaro che i governi non potranno più tirarsi indietro.

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