Carnitina: istruzioni per l’uso su quando assumerla

SALUTE E BENESSERE –  Nel mondo della corretta alimentazione e della ricerca della forma fisica perfetta c’è un prodotto che si sta imponendo in maniera importante.

Stiamo parlando della carnitina, un composto aminoacidico che viene definito non essenziale anche se il suo ruolo è determinante in molte funzioni.  È stato da più parti dimostrato come la carnitina sia molto importante nel metabolismo dei grassi e nella riduzione dei trigliceridi.La funzione energetica della carnitina dipende dalla sua capacità di trasporto degli acidi grassi attivati all’interno del mitocondrio (piccola parte della cellula deputata a produrre energia).

Gli integratori alla carnitina

In commercio esistono numerosissimi integratori contenenti aminoacido, la carnitina appunto, ma è bene riporre molta attenzione nell’ utilizzo di questi prodotti perché non sempre e non in tutti i casi ne è consigliabile l’uso.  Questi vengono principalmente utilizzati dagli sportivi e da chi vuole perdere peso in maniera naturale, ma accelerata. Questo acido carbossilico svolge la funzione di carrier (trasportatore) degli acidi grassi per giungere laddove avverrà il loro smaltimento con la degradazione, utilizzati alla fine dai mitocondri che ne creano energia in veste di ATP. Cioè effettivamente assolve al compito di consumo e smaltimento di questi acidi grassi. Inoltre, essa si lega ai tioesteri acil-coA, prodotti della reazione di acidi grassi affinché questi possano attraversare la membrana dei mitocondri ed utilizzati per la produzione di energia.

La carnitina si trova principalmente nella carne rossa, ma anche nei latticini, poi ancora nei semi della soia ed in alcuni frutti, tra i quali l’avocado. Il nostro fabbisogno quotidiano di carnitina si attesta più o meno sugli 80 mg a chilogrammo, e di questi ben ottanta il nostro corpo è capace di generarne autonomamente fino ad un massimo di venti mg.

L’ apporto di cui il nostro organismo ha bisogno può venire anche da una dieta di tipo vegetariano, ovviamente se e solo se si ponga attenzione nel assumere alimenti di natura vegetale i quali abbiamo in se questo acido. Vogliamo qui ricordare alcuni di questi alimenti vegetali, e cioè l’aglio, i legumi, i carciofi, la farina d’ avena, i cavoletti di Bruxelles, il grano saraceno, le albicocche, la carruba, semi e noci, gli asparagi, le barbabietole, i broccoli, il germe-di-grano e la crusca.

I benefici della carnitina

Sono numerosi i benefici offerti dalla carnitina al nostro organismo. Innanzitutto, come detto, ha un effetto dimagrante in quanto la carnitina ha un ruolo importantissimo nel trasportare gli acidi grassi, quelli a lunga catena è pensiero comune che essa abbia un benefico effetto relativamente all’ utilizzo di questi grassi e alla loro finale degradazione con produzione d’ energia. In parole povere la carnitina aiuta a bruciare i grassi e pertanto essa viene sovente inserita nelle cure dimagranti.

Oltre all’effetto dimagrante la carnitina è molto utile per l’apparato cardiovascolare e nella prevenzione di alcune malattie cardiache ed è importante ausilio nel recupero dopo le stesse. Aritmie (in particolare la tachicardia), infarti e post-infarti, angina pectoris ed insufficienze cardiache pare possano essere prevenute grazie alla carnitina ed il nostro organismo pare possa esser aiutato nel recupero dopo una di queste malattie sempre grazie al suo utilizzo.

 

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