La strabordante vita di Sergio Carlacchiani, artista “senza cornice” e sempre in vena di clamore, viene raccontata in un centinaio delle sue opere pittoriche e scultoree nello spazio dell’auditorium sant’Agostino di Civitanova Alta.
Dal 17 luglio e fino al 26 settembre, l’antologica “La sublime e bestiale febbre creativa” propone opere dal 1973 ad oggi, in un allestimento curato dall’architetto Marco Pipponzi insieme ad Enrica Bruni, direttore della Pinacoteca Moretti, ai f.lli Marazzi. L’esposizione vede inoltre il contributo dei critici d’arte Stefano Papetti, Lucio Del Gobbo, Alvaro Valentini, Claudio Nalli, il coinvolgimento del poeta Nicola Bultrini, dell’artista Agostino Cartuccia e dell’esperto di comunicazioni multimediali Riccardo Minnucci.
La mostra è realizzata con il contributo del Comune di Civitanova Marche – Assessorato alla Cultura e in collaborazione con Pinacoteca comunale Moretti e Unitre.
Le opere, realizzate con tecnica mista, raccolgono l’impronta di una gestualità impressa sul segno e sul colore preferibilmente stesi non su tela ma su tutti i derivati della carta.
“Ringrazio il Sindaco Fabrizio Ciarapica che ha sempre creduto in me e tutti gli amici che mi hanno supportato nell’organizzazione della mia personale – ha dichiarato Carlacchiani – sono fiero di poter fare questa mostra e felicissimo per aver avuto questa occasione. Mi auguro che non ci sia silenzio ma voglia di discutere e confrontarsi su quanto esposto”.
La pittura è solo una delle arti che, dagli anni Settanta ad oggi, il performer Sergio Carlacchiani ha interpretato usando il canovaccio teatrale per declinare poesia, scrittura, azione, danza e ogni forma di espressività. Non bastano le nove Muse per riassumere i campi di esperienza artistica da lui maturati da quel primo libricino di poesie del ’73 agli incontri con i più importanti personaggi della cultura italiana, come Alda Merini, Margherita Hack, Giovanni Prosperi.
“Sono lieto e orgoglioso – ha detto in conferenza stampa il sindaco Fabrizio Ciarapica – di questa esposizione dell’amico e concittadino Sergio Carlacchiani, uomo di grande sensibilità, che si esprime in molti campi artistici e culturali. Carlacchiani è un artista a tutto tondo, contemporaneo, completo e multiforme cui la nostra comunità deve molto per il suo voler contribuire continuamente all’accrescimento culturale di ognuno di noi. A lui dobbiamo una meravigliosa rassegna culturale, ‘Vita Vita’, che anima da anni il centro della nostra Città, richiamando pubblico anche da fuori regione. Sono ancor più felice perché sabato riapriamo lo spazio del sant’Agostino, chiuso da due anni a causa della pandemia. Qui ritroviamo e possiamo godere delle sue opere artistiche moderne e visionarie che anticipano sempre i tempi che viviamo. Averlo in mostra nel nostro bellissimo borgo antico, insieme ad altri importanti artisti come Massimo Listri, è un vero piacere che si somma a quello generato dalle tante iniziative culturali che rendono la nostra Città ancora più viva e interessante: nei prossimi quattro giorni abbiamo appuntamenti con la musica classica, la danza, l’arte, la letteratura e la poesia”.
Non solo mostra ma anche tre eventi il 31 luglio, il 13 agosto, il 12 settembre e il 19 settembre con Valentini, Del Gobbo, Nalli, Nicola Bultrini, Riccardo Minnucci e Claudio Nalli.
Proprio Claudio Nalli questa mattina in Sala Giunta ha raccontato le tre parole chiave per far conoscere chi è Sergio Carlacchiani: “Complessità, condivisione e vita – ha spiegato Nalli – racchiudono molto dell’artista con una capacità di concentrazione e meticolosità straordinaria, che opera lottando contro tante forze avverse. Nel suo catalogo c’è anche la vitalità di un territorio, non solo di un pittore che in questa occasione vuole farsi conoscere e far parlare di sé”.
Alla conferenza stampa è intervenuta anche Moira Alessiani, vicepresidente Unitre, la quale ha sottolineato l’importanza della ripresa degli appuntamenti culturali, una sorta di “nuovo battesimo” per la vita sociale e culturale dopo un lungo periodo di stasi. “L’Unitre è orgogliosa di collaborare con il Comune e la Pinacoteca anche in questa occasione – ha dichiarato Alessiani – perché la promozione della cultura è tra le finalità dell’associazione”.
In occasione dell’antologica di Carlacchiani, l’Amministrazione comunale ha provveduto al recupero e riapertura dello spazio della settecentesca ex sagrestia del Sant’Agostino. L’annuncio è stato dato dal direttore Enrica Bruni, che ha svelato anche la realizzazione di una “natura morta” che racconta la vita di Carlacchiani. “Civitanova Alta è piena di arte, da san Francesco alla Pinacoteca al Sant’Agostino, sono tantissime le opere da ammirare e tante le occasioni di incontro organizzate durante le date degli eventi collaterali alla mostra. Una bella occasione per conoscere il borgo di Annibal Caro e gli amici artisti che oggi lo frequentano”.
A Grafiche Fioroni si deve la stampa del ricco catalogo realizzato in occasione dell’antologica, dove l’artista si rivela una scoperta continua che colpisce e stupisce.
La mostra è ad ingresso gratuito.