Controlli della Finanza: in un albergo due lavoratori in nero, uno percepiva il reddito di cittadinanza

I finanzieri del Comando Provinciale di Macerata, nel corso delle passate ultime due settimane, hanno rafforzato ulteriormente i servizi di polizia economico-finanziaria su tutto il territorio maceratese, a contrasto dei traffici illeciti in genere e dell’evasione fiscale, rilevando numerose irregolarità.

Il dispositivo operativo messo in atto ha visto la partecipazione di tutti i Reparti della Guardia di Finanza dislocati sul territorio provinciale ed è stato prioritariamente orientato al contrasto dell’impiego di lavoratori “in nero” o “irregolari”, dell’abusivismo commerciale, della vendita di articoli contraffatti, delle frodi nel settore del commercio di carburanti, dello spaccio di sostanze stupefacenti e degli illeciti nel settore della spesa pubblica.

Particolare attenzione è stata posta al territorio costiero, decisamente più permeabile alle attività criminose, al fine di scongiurare possibili traffici illeciti via mare, in virtù del ruolo esclusivo del Corpo quale polizia economico-finanziaria in mare, operando in stretta sinergia con il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona.

Numerosi gli interventi portati a termine, con una forza messa in campo di circa 60 finanzieri, oltre alle unità cinofile specializzate in servizi antidroga di stanza alla Compagnia di Civitanova Marche. Con l’occasione sono stati controllati circa 200 tra autoveicoli di lusso e automezzi commerciali, nonché identificate circa 250 persone, con lo scopo di acquisire dati, notizie ed elementi utili ad individuare possibili anomalie sugli indici di capacità contributiva e consentire, conseguentemente, la mirata selezione dei soggetti da sottoporre ad attività ispettive sulla base di elevati e concreti profili di pericolosità fiscale.

Diverse le irregolarità scoperte nei vari comparti operativi. Tra queste si segnala la scoperta di due lavoratori “in nero” presso un albergo della costa, di cui uno risultato anche percettore del reddito di cittadinanza, che ha fatto scattare per l’albergatore due maxi sanzioni – di cui una aggravata per l’impiego del lavoratore percettore del sussidio statale – che vanno da un minimo di 3.960 euro ad un massimo di 23.760 euro, nonché la segnalazione all’INPS per la sospensione e recupero delle somme illecitamente percepite dal lavoratore.

Nel settore delle accise sono stati svolti cinque controlli a distributori stradali di carburanti, con la finalità di garantire non solo il corretto assolvimento degli obblighi impositivi ma anche il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, la qualità del prodotto venduto e il rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi al consumatore. In tale contesto sono state rilevate, in tre casi (a Monte San Giusto, Corridonia e Montelupone), irregolarità sulla corretta indicazione dei prezzi applicati e nelle comunicazioni periodiche al Ministero dello Sviluppo Economico dei prezzi praticati per ogni singola tipologia di carburante commercializzato.

Per quanto riguarda il contrasto dell’abusivismo commerciale e della vendita di articoli contraffatti o insicuri, sono stati messi a segno 9 interventi, che hanno portato al sequestro di circa 12.000 articoli, tra pelletteria, abbigliamento, occhiali e bigiotteria, alla denuncia a piede libero di due soggetti e alla segnalazione alla competente Camera di Commercio di 6 responsabili e al Sindaco competente di un extracomunitario per aver esercitato l’attività di commercio al minuto in forma ambulante senza le previste autorizzazioni. Per tali situazioni, ulteriori accertamenti verranno esperiti anche per verificare eventuali profili di irregolarità da un punto di vista fiscale.

Sul versante della lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, costante impegno della Guardia di Finanza a tutela della sicurezza economico-finanziaria e a difesa della salute pubblica, sono stati svoltitre3 interventi, che hanno consentito di sottoporre a sequestro modiche quantità di sostanze illecite e di segnalare ai competenti Prefetti tre soggetti, quali assuntori.

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