Dispetti e danni all’auto, nel mirino l’arbitro Emanuele Trementozzi

MONTE SAN GIUSTO – Un bruttissimo episodio di vandalismo e furto ha colpito, lunedì sera a Villa San Filippo, l’arbitro nonchè nostro collaboratore, il civitanovese Emanuele Trementozzi.

Tra le 21 e le 24, infatti, durante lo svolgimento delle finali del torneo Summer Cup di calcio a 8, ignoti si sono intrufolati all’interno del parcheggio riservato e hanno danneggiato l’auto del direttore di gara. Trementozzi, infatti, al momento di salutare tutti e tornare a casa, ha notato della colla/cemento all’interno della serratura di apertura del veicolo, oltre che due rigate sul cofano e sullo sportello anteriore sinistro e l’assenza della targa anteriore, che è stata asportata e fatta sparire. L’arbitro, dopo aver raccolto una serie di testimonianze sul luogo ha sporto denuncia presso la locale stazione dei Carabinieri di Monte San Giusto. Ora sono in corso le indagini per risalire al colpevole.

 

 

 

 

 

 

 

 

A L’Indiscreto racconta, con incredulità, l’episodio. “E’ evidente che, chi ha colpito, lo ha fatto con cognizione di causa e mirando la mia persona – dice Trementozzi – avevo lasciato l’auto all’interno della struttura, nel parcheggio riservato, insieme a quella del custode e di un'altra persona, che non hanno riportato danni. Ragion per cui, quel gesto, vigliacco e figlio di una frustrazione, era proprio indirizzato a me. I danni sono ingenti, così come l’impegno di dover effettuare tutte le varie pratiche burocratiche per il recupero di una nuova targa. Escludo categoricamente che il gesto sia legato alle due gare disputate quella sera, tanto è vero che entrambi i match sono terminati amichevolmente tra strette di mano e abbracci, considerando anche che la maggior parte dei calciatori impegnati sono miei conoscenti da anni, oltre che ragazzi da me spesso seguiti durante la mia professione giornalistica. Sono altresì convinto che, però, questo gesto infame, sia legato comunque alla mia attività arbitrale in giro per la regione. Non so ovviamente chi possa essere stato, ma ho ben chiari sospetti su motivazioni e circostanze generiche che possano aver causato il tutto. Di sicuro, a quella brava persona o, brave persone, che abbiano deciso di sprecare il proprio tempo andando a colpire chi, con sacrificio, ogni sera pratica sport e promuove valori positivi ad esso legati, non mi sento neanche di rivolgere un appello. Non me la sento, neanche, di dire loro di vergognarsi perché, a farlo, sono io che condivido ogni giorno questa terra con gente di questo tipo”.

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