Gf Vip 2021, Jo Squillo indossa il burqa per solidarizzare con le donne afghane. La protesta però poi denegera nel ridicolo

Nella terza puntata del Grande Fratello VIP 6 c’è stato spazio anche per la politica. Proprio all’inizio del programma Jo Squillo si è infatti mostrata al pubblico in diretta indossando un burqa nero come gesto di solidarietà nei confronti delle donne afghane oppresse dal regime talebano e del genere femminile in generale nel momento in cui i suoi diritti vengono calpestati. “Anche in un momento di gioia e di leggerezza è chiaro che noi donne (e anche gli uomini) non possiamo dimenticare e creare degli atti di solidarietà per le sorelle di Kabul”, ha detto la dj. La protesta è stata accolta da applausi e segni di approvazione sia dal conduttore Alfonso Signorini che dalla restante parte del cast del Gf VIP 2021.

GF VIP 2021, Jo Squillo in burqua: “Non è attivismo ma solo esibizionismo”

Il gesto di solidarietà di Jo Squillo è sicuramente da apprezzare se non fosse che poi è scaduto tra il ridicolo e l’imbarazzante. “Non so come fanno ad indossarlo sempre”, ha affermato l’inquilina della casa a cui Signorini ha replicato: “Mica posso vederti tutta la sera così, mi fai impressione!”. Al che il conduttore le ha chiesto di togliere il burqa e Jo Squillo rapidamente se lo è sfilato. La scenetta finale ha scatenato un nugolo di proteste sui social network, che accusano la dj di aver solo cercato visibilità.

“Jo squillo con il niqab è soltanto fuori luogo, non è una regina, non è un’icona, è solo irrispettosa e non è altro che un gesto autocelebrativo, volto a esaltare la sua persona e di certo non a sostenere una causa”, scrive un’utente su Twitter. “Come fanno a vivere così?”. E risate in sottofondo di tutti … Per poi togliere il burqa e sfoggiare un vestito vertiginoso super paillettato. Mi dispiace, Jo Squillo, la tua intenzione, che poteva sembrare meravigliosa, si è trasformata in becero show”, rincara la dose un altro fan deluso accompagnando il tweet con due pollici versi.

Anche se siamo al Grande Fratello si può parlare della libertà delle donne. Per quel poco che possiamo fare, noi ci siamo e combattiamo al loro fianco”, ha replicato il conduttore Alfonso Signorini, che ha ringraziato la concorrente e invitandola poi abbastanza in fretta (e ripetutamente) a rivestirsi in maniera, come dire, più canonica.

Il burqa è stato introdotto in Afghanistan all’inizio del 1890 durante il regno di Habibullah Kalakānī, che lo impose alle duecento donne del suo harem, in modo tale da “non indurre in tentazione” gli uomini quando esse si fossero trovate fuori dalla residenza reale. Divenne così un capo per le donne dei ceti superiori, da usare per essere protette dagli sguardi del popolo.

Prerogativa dei più abbienti fino agli anni50, successivamente gli stessi ceti elevati cominciarono a non farne più uso, ma nel frattempo era diventato un capo ambito anche dai ceti poveri. Nel 1961 proclamata una legge che ne vietò l’uso alle pubbliche dipendenti. Durante la guerra civile venne instaurato un regime islamico e quindi sempre più donne tornarono a indossarlo, fino al divieto assoluto di mostrare il volto imposto a tutte le donne dal successivo regime teocratico dei ṭālebān che durò meno di cinque anni. Attualmente, sia in Afghanistan, sia nel resto del mondo -salvo in Arabia Saudita, dove l’obbligo è stato abolito nel marzo 2018, non vige l’obbligo sanzionato dalla legge di indossare il burqa.