I Valori pronti a scendere in campo. Virgili:”Per un calcio differente”

CALCIO – Si è tenuta ieri sera all’Hotel Grassetti di Corridonia la conferenza stampa di presentazione del progetto “I Valori scendono in campo”, quinta edizione dell’iniziativa fortemente voluta dalla Figc, alla quale da cinque anni aderisce con entusiasmo il comitato provinciale di Macerata.

A presenziare il progetto, che culminerà nella giornata finale del 22 maggio a Tolentino allo Stadio della Vittoria, il presidente provinciale Guido Andrenelli e il Coordinatore Provinciale Settore Giovanile e Scolastico Alberto Virgili.

“Il nostro interesse non è rivolto solo alle attività del campo da gioco – ha detto Andrenelli – perché cerchiamo da sempre di coinvolgere la società in attività che esulano dai semplici novanta minuti. Vogliamo vedere i ragazzi sorridenti e, da cinque anni, cerchiamo di farlo anche attraverso quest’iniziativa, che vuole avviare i giovani alla legalità e alla riscoperta dei veri valori dello sport”.

“I valori scendono in campo è un progetto itinerante iniziato cinque anni fa – ha detto Virgili – e quest’anno è stata scelta la sede di Tolentino come organizzatore della giornata finale, prevista per il 22 maggio. La Federazione investe molto in questa iniziativa, che si svolgerà contemporaneamente in cento città italiane, perché vuole veicolare i valori del calcio differenti, che non vanno dietro le logiche dello spettacolo e del business a tutti i costi. E coinvolgere le scuole, per noi, è motivo di grande soddisfazione”.

SINTESI DEL PROGETTO

L’idea del progetto didattico “I valori scendono in campo”, fortemente voluto dal settore giovanile della Federazione Italiana Giuoco Calcio, è nata dall’esigenza di riportare valori e contenuti nello sport più popolare del mondo che oggi vede impegnate nella sua pratica, a vari livelli, circa 270 milioni di persone.

Solo in Italia giocano a calcio 5 milioni di cittadini, uomini e donne, uno ogni dodici abitanti, senza contare che di calcio è appassionata la quasi totalità della popolazione italiana che lo segue ogni domenica con grande partecipazione, sia nei campionati più prestigiosi che in quelli minori dove spesso calcano il campo figli, nipoti e amici. Va da sé che far crescere i nostri bambini attraverso l’educazione ad una sana visione sportiva – e calcistica nello specifico – diventa un’occasione unica ed irripetibile per portare nel contesto dell’età evolutiva il senso delle regole e della competizione come strumento di crescita. E un educatore non può lasciarsela sfuggire.

È innegabile che negli ultimi tre decenni il calcio è molto cambiato adattandosi a una visione globalizzata del mondo e dell’economia. La globalizzazione ha coinvolto ogni cosa, nel bene e nel male, e i risultati sono sotto i nostri occhi: l’interdipendenza delle economie, delle culture, dei linguaggi fa sì che qualunque cosa, anche la più insignificante, si svolga a migliaia di chilometri da casa nostra in qualche modo, prima o poi, avrà una ripercussione sulla nostra quotidianità. A maggior ragione questo avviene quando i media, per ragioni che non sempre attengono all’informazione pura e semplice, si fanno amplificatori di dinamiche sociali, culturali e, soprattutto, economiche. Il calcio non poteva rimanere immune da certe logiche globali e insieme ad altri sport molto popolari è diventato parte integrante di un mondo che più che l’essere insegue l’avere ad ogni costo, in una società che ha inventato il paradosso del consumo come motore di sviluppo, in discontinuità netta con migliaia di anni di cultura del risparmio. Il senso stesso del verbo ‘consumare’ è cambiato perché un tempo lo si considerava un male e le mamme invitavano i figli a non rovinare le cose e a non sprecare il cibo, ai pantaloni rotti si mettevano le toppe e le scarpe si risuolavano. Oggi invece ci si lamenta perché l’economia frena e si cercano strategie per il rilancio dei consumi. Sono nate le associazioni a tutela dei ‘consumatori’.

Oggi, se la cicala non spreca, il lavoro della formica perde gran parte del suo significato. Così i nostri ragazzi si convincono dell’idea che tutto è a portata di mano, che per arrivare in alto non serve il sacrificio, basta chiedere; che si vale solo se si ha quello che gli altri hanno, se ci si veste con capi firmati, se si possono sfoggiare scarpe alla moda, se ci si può vantare della consolle più evoluta o dell’ultimo videogame. Nella loro mente, alla fine, si comincia a radicare il concetto che non sono le mie idee e il mio impegno a dare valore a quello che dico e a ciò che faccio, ma che è la massa a determinare il senso del mio pensare e del mio essere. Lo constatiamo tutti i giorni nell’osservazione della quotidianità dei nostri figli o dei nostri nipoti, lo leggiamo sui giornali attraverso episodi di cronaca il cui senso compiuto, spesso, ci sfugge. Bullismo, violenza, discriminazione del diverso, nel mondo dei nostri giovani, sono l’eredità di un pensiero debole che produce fragilità etica e insicurezza.

Il progetto intende dunque aiutare il mondo della scuola elementare a ribaltare tale visione riportando il calcio ai suoi valori più genuini che sono innanzitutto la disciplina, la condivisione delle responsabilità, il saper rispettare le regole, l’umiltà, la fedeltà al proprio ruolo, il senso del sacrificio, la pazienza e la sopportazione della fatica, l’accettazione del diverso… tutti valori in relazione stretta con una più ampia strategia educativa che deve mirare a formare una generazione di cittadini responsabili che sappiano dare nuovo vigore a un’umanità stanca e demotivata. Crediamo che il progetto, per sua stessa natura, possa essere di sostegno e di ausilio al faticoso lavoro dell’insegnante elementare che si re-inventa ogni giorno per gestire bambini sempre diversi, figli di un divenire frenetico dove il ricambio generazionale, sul piano psicologico e sociale, si è ridotto a pochi anni.

Il calcio in questo progredire convulso può rappresentare il punto fermo, una passione costante che i padri possono condividere con i figli, i nonni con i nipoti attraverso un rimbalzo continuo tra presente e passato e tra presente e futuro. Il senso di questa guida, dunque, è proprio quello di fornire un aiuto agli insegnanti, perché possano guidare i bambini in un corretto approccio al gioco del calcio – che è lo sport che più degli altri riempie la loro quotidianità – illustrando, attraverso schede didattiche, la sua attitudine a contribuire ad un’equilibrata educazione alla convivenza civile, la sua costante presenza nell’evoluzione della storia dell’umanità, la sua capacità di arrivare in ogni parte del globo, l’importanza che questo gioco può avere in una corretta educazione motoria ed alimentare. Tutto ciò suggerendo modalità didattiche specifiche per mettere in relazione, attraverso un approccio interdisciplinare, l’apprendimento e il gioco nella speranza di motivare ancora di più i bambini nell’arte dell’imparare. È dunque doppia la nostra ambizione: mostrare il calcio nella sua giusta dimensione e far capire che anche studiando ci si può divertire.

IL PERCORSO

Al termine del percorso didattico le classi partecipanti dovranno realizzare un elaborato da presentare entro la fine del mese di aprile 2015 al Comitato Organizzatore Locale (C.O.L.). Anche nell’edizione 2015 il gioco "I Valorosi", uno strumento di supporto per imparare divertendosi, è parte integrante del progetto e verrà consegnato alle scuole aderenti insieme al materiale sportivo. Il 20 maggio, in ognuna delle 100 città, verrà organizzata una festa finale, alla quale parteciperanno, "come ospiti di riguardo", tutti gli alunni e gli insegnanti che hanno preso parte al progetto. Saranno organizzate mostre dei lavori, giochi e attività di animazione.

I VALOROSI

L'entusiasmante gioco didattico-sportivo per imparare divertendosi con i Valori del calcio, da utilizzare a scuola come strumento di apprendimento. Ciascuna scuola partecipante potrà scaricare dal sito il gioco. Il meccanismo è semplicissimo! I bambini sono i protagonisti assoluti: sono le pedine, i dadi e i giocatori! Ogni squadra dovrà avanzare di casella in casella fino al traguardo superando prove fisico-sportive, giocando le carte ruoli e rispondendo alle domande contenute nelle schede didattiche scaricabili dal sito.

DIDATTICA

Gli alunni dovranno realizzare dei lavori, individuali o di gruppo, ispirati ai "Valori del Calcio" utilizzando una o più delle seguenti modalità espressive: disegni, striscioni, canzoncine, filastrocche, fotografie e brevi filmati. Il 30 aprile 2015 i lavori dovranno essere inviati al C.O.L. di riferimento. In ognuna delle città partecipanti la Commissione selezionerà i 3 migliori progetti realizzati dalle classi: uno di terza, uno di quarta e uno di quinta. Le 3 classi vincitrici, per ogni scuola iscritta, saranno premiate con le magliette del partner tecnico Puma. Come supporto al progetto didattico, è possibile scaricare dal sito un kit composto da una guida per gli insegnanti, da 6 unità didattiche per gli alunni e da un questionario

LA LETTERA DI PRESENTAZIONE

Il Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, in accordo con il MIUR e l’ANCI, propone alle Scuole Primarie il percorso didattico “I Valori scendono in Campo”. Il percorso, che partirà nei prossimi giorni, ha come intento quello di utilizzare il Calcio come strumento formativo interdisciplinare. E’ un percorso formativo e di immagine che unisce, valorizza e raccorda tante e differenziate attività. Un percorso che, coinvolge 100 province italiane, portando nei circoli didattici di grandi e piccole località i miti, le regole e i valori del calcio, per promuovere l’identità sportiva e culturale di questa nazione. Contro ogni violenza, alla riscoperta di una passione sportiva che può unire e divenire esempio per le generazioni future. Per la provincia di Macerata, all’edizione 2014/2015 hanno aderito: – l’Istituto Comprensivo “G. Lucatelli” di Tolentino – l’Istituto Comprensivo “Don Bosco” di Tolentino – l'Istituto Comprensivo “V. Monti” di Pollenza – l'Istituto Comprensivo “E. Paladini” di Treia Il 22 maggio p.v. sarà organizzata una giornata di festa finale che si svolgerà a Tolentino presso lo stadio “Della Vittoria”.

Impostazioni privacy