Investimenti online, altre truffe nel trading. Come difendersi?

Continuano a proliferare truffe ed illegalità intorno al mondo del trading online, settore particolarmente ricco e quindi in grado di attirare intorno a sé interessi di ogni genere. Si parla degli investimenti che vengono portati avanti con modalità multimediale, ovvero direttamente in rete ed in totale autonomia.
Un approccio sperimentato ed ormai acquisito ma che manca ancora, forse, di una regolamentazione netta ed armonizzata che consenta di evitare rischi per l’utente. Le ultime notizie parlano di altri servizi di trading online che sono stati oscurati dalla Consob, ovvero l’organo competente in Italia per vigilare sul mercato degli operatori finanziari.
Come riporta Milano Finanza, nelle ultime settimane sono state oscurate 5 piattaforme per investire in rete che offrivano servizi finanziari in modo abusivo. Si tratta, secondo quanto precisato, di portali che risultavano altresì attivi all’estero da diversi anni, ma che in Italia hanno iniziato ad operare senza avere le carte in regola per farlo.

Le piattaforme di Trading Online e la loro regolamentazione

Perché per poter operare sul mercato degli intermediari è indispensabile avere autorizzazione apposita, rilasciata proprio dalla Consob. Le piattaforme di trading, come si può leggere sul sito Tredingonline.com, sono broker virtuali che mettono a disposizione un software, direttamente sul proprio sito, per accedere ai mercati finanziari ed inviare ordini stando seduti comodamente davanti al proprio pc.
Le autorizzazioni che vengono rilasciate fanno affidamento su determinati requisiti che devono essere presenti; si parla soprattutto di sicurezza minima da offrire a chi naviga in rete ed investe online. E per quanto strano possa sembrare, ancora oggi sono tantissime le piattaforme che operano in rete senza avere queste autorizzazioni.

Consob e rischi truffa

Ed è proprio il caso delle piattaforme chiuse di recente dalla Consob: siti web che offrivano, si legge nell’informativa, “abusivamente servizi finanziari in Italia” andando quindi a violare l’articolo 18 del d.lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 del Testo Unico della Finanza. In quell’articolo si va ad inquadrare l’attività di consulente finanziario.
Ed è proprio la Consob a stilare periodicamente, sul proprio sito, elenchi di intermediari che non sono autorizzati ad operare in Italia o ai quali la licenza viene revocata a causa di comportamenti non consoni.
D’altra parte il ruolo della Autorità di Vigilanza sui mercati finanziari è proprio quello di sorvegliare queste situazioni ed essere pronta ad intervenire repentinamente in caso di pericoli per l’utente. cosa che avviene spesso e volentieri, come gli unici casi di cronaca vanno a certificare.

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