L’alta moda e gli outlet

ATTUALITA' – L’alta moda in Italia continua a godere delle attenzioni di un pubblico che, nonostante una crisi economica che sembra non finire mai, preferisce acquistare meno in termini quantitativi ma senza rinunciare alla qualità.

Il Made in Italy è del resto un vero punto di forza dell’economia tricolore, con circa 82mila imprese attive e un fatturato annuo prossimo agli 80 miliardi. Una forza del resto testimoniata anche dal mezzo milione di lavoratori impiegati in un settore che naturalmente ha il suo fiore all’occhiello nelle grandi case che ormai da decenni si fanno notare a livello globale.

A scattare una fotografia dell’alta moda italiana è stata Mediobanca, con un focus incentrato sulle aziende che fatturano oltre 100 milioni di euro.

Il report di Mediobanca

In Italia sono 163 le imprese che fatturano più di 100 milioni di euro all’anno. Le vere e proprie eccellenze sono però i 19 marchi che mettono insieme più di 900 milioni ogni dodici mesi. Si tratta di aziende che nel loro complesso riescono ad aggregare un valore aggiunto il quale cresce più rapidamente rispetto a quello del PIL nazionale.

I 70 miliardi fatturati da questo gruppo di aziende rappresentano una consistente fetta dell’intero prodotto lordo italiano e dal 2013 il dato è cresciuto del 29%. A livello territoriale il 42% di queste aziende è dislocata nel Nord Ovest, contro il 33% del Nord Est e il 25% di Centro e Isole.

C’è poi un secondo studio, elaborato da Market Research Hub (MRH) di New York, che delinea un altro aspetto molto importante, quella relativo alla parte commerciale e alle modalità di acquisto dei consumatori italiani.

Il successo degli outlet

Proprio questo report sottolinea come i nostri connazionali tendano ad esperienze d’acquisto in cui la prova fisica dei prodotti costituisce un lato fondamentale nella decisione finale. Con una preferenza sempre più spiccata per gli outlet, ovvero quei punti vendita che un tempo erano semplici spazi aziendali, ma che ora si sono trasformati in veri e propri centri commerciali ove vengono venduti prodotti  di marca, magari rimasti invenduti oppure ormai andati fuori produzione, a prezzi molto convenienti.

Lo stesso studio rivela la notevole differenza tra i clienti più giovani e le donne: i primi preferiscono infatti ricorrere ad outlet non specializzati, mentre le seconde ricorrono a quelli specializzati come outlet Fendi, Armani e, via via, a tutti gli altri grossi marchi.

Una differenza derivante con ogni probabilità dalla differente capacità di spesa, che comunque permette proprio agli outlet nel loro complesso di aggregare dati di vendita sempre più importanti.

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