La cultura del piatto unico: come unire gusto e benessere

SALUTE E BENESSERE –  Nella società contemporanea, dove gli impegni giornalieri si accavallano e il tempo per cucinare e per mangiare è sempre meno, non è male avere a disposizione una buona scorta di ricette lampo da realizzare anche all'ultimo minuto, magari dove gusto e nutrimento siano ben combinati.

Se siete a corto di idee, vi consigliamo di dare un'occhiata ai primi piatti Galbani e di adottare per voi e per la vostra famiglia la cultura del piatto unico.

Il piatto unico all'italiana

Anche se oggi si tende ad associare l'espressione "piatto unico" a quella di "unica portata", in realtà tale espressione ha un significato molto più complesso.

Per capirci meglio, se sentendo l'espressione piatto unico vi vengono in mente un maxi panino, una pizza o un'insalatona mista, è meglio che proseguiate nella lettura di questo articolo, per capire meglio cosa si intende per piatto unico.

Dovete sapere infatti che esiste una vera e propria cultura del piatto unico, il cui scopo non è tanto quello di velocizzare i tempi di preparazione e fruizione dei pasti, concentrandoli in un'unica portata, bensì quella di unire in unico piatto una combinazione di ingredienti equilibrata, in grado di soddisfare le nostre esigenze nutritive, senza per questo dover rinunciare al gusto.

In molti paesi come Francia o Germania ma anche nei paesi orientali, i piatti unici sono una vera e propria istituzione, ma anche il nostro paese, grazie al retaggio culturale della dieta mediterranea, propone una ricca varietà di piatti unici, tanto equilibrati quanto gustosi.

Si pensi per esempio alle mille versioni di pasta che potete preparare, realizzando condimenti ricchi e originali con l'aggiunta di carne, frutta secca, verdure e, se volete osare, perfino frutta.

Gli amanti della tradizione possono invece andare sul sicuro e affidarsi ai piatti unici più famosi che si avvicinano di più ai primi piatti, come le melanzane alla parmigiana, le lasagne, il cous cous, declinabile nelle versioni di terra, di mare o di verdure, ma anche tutte le possibili varianti di sformati e timballi.

Molte delle ricette di piatti unici nostrane affondano le loro radici nella tradizione contadina, dove la necessità di portare in tavola un pasto adeguato, avendo a disposizione pochi ingredienti e in massima parte di origine naturale, era in effetti efficace allo scopo di servire un piatto equilibrato, nel quale si concentravano tutte le sostanze necessarie per il buon funzionamento dell'organismo. Tra quelli più gustosi e semplici da preparare, si pensi alla ribollita o alla pappa al pomodoro toscana.

Il piatto unico bilanciato di Harvard

A questo punto vi starete chiedendo: ma come si può comporre un piatto unico che sia davvero equilibrato e al tempo stesso gustoso? Oltre ad affidarvi al vostro buon senso e alle ricette più famose, una risposta, nonché una comoda guida operativa, ci è stata fornita dalla scienza.

Esiste infatti uno studio dell'Università di Harvard, progettato allo scopo di affrontare e gestire le carenze della piramide alimentare del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), che schematizza in maniera semplice e chiara come comporre un Healthy eating plate.

Lo studio è stato realizzato da degli esperti di nutrizione dell'Harvard School of Public Health, in collaborazione con i redattori dell'Harvard Health Publications, per aiutare il pubblico a fare delle buone scelte alimentari, creando e componendo dei piatti sani e nutrienti, seguendo un semplice schema.

Qual è quindi il segreto del piatto unico sano e nutriente?

· Intanto il 50% del piatto deve essere composto da frutta e verdure.

Se siete indecisi su quali scegliere, ricordatevi di puntare su varietà e colore, in modo da aggiungere nutrienti diversi al vostro piatto e un tocco di brio, anche perché mangiare sempre le stesse cose può annoiare, soprattutto i più piccoli.

Attenzione a non barare, perché le patate non possono essere contate come vegetali!

– Un altro 25% del vostro piatto deve essere composto da cereali integrali.

Per vostra fortuna c'è un'ampia scelta tra cereali e grani integrali, dall'orzo, all'avena, alla quinoa, nonché ai cibi prodotti a partire da questi ultimi.

In generale tenete presente che, per comporre un piatto unico bilanciato, non dovete orientarvi su cibi trattati o raffinati ma preferirli sempre nella loro versione grezza o integrale.

– Per finire, l'ultimo quarto del piatto (25%) devono essere proteine.

Anche se vi verrà subito in mente la carne, ricordatevi che anche in questo ambito potete variare. Potete infatti abbinare alle verdure molti altri cibi, quali pesce, noci, fagioli e legumi in generale, per portare in tavola un piatto sempre diverso per aspetto e combinazione di sapori.

Se poi volete che il vostro piatto sia sano e facilmente digeribile, è sempre meglio limitare l'assunzione di carne rossa ed evitare le carni trasformate, come insaccati e salsicce.

– Per aggiungere gusto e brio, spezie e condimenti sono chiaramente ammessi, meglio se naturali e non trattati, purché usati con moderazione.

– Tra le altre limitazioni c'è quella di latte e latticini, per i quali si consiglia al massimo due porzioni giornaliere, e i succhi zuccherati, per i quali ci si può concedere un bicchierino quotidiano.

– Bandite le bibite gassate e zuccherate, ricche di calorie ma povere di nutrienti, mentre ammessi al consumo tè e caffè ma soprattutto acqua.

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