Le conseguenze degli impianti dentali sui pazienti diabetici

PROMOREDAZIONALE – Il progresso scientifico ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, anche nel campo della medicina odontoiatrica.

Questo settore specifico è uno di quelli su cui la ricerca ha puntato maggiormente per migliorare le tecniche di intervento esistenti, per crearne di nuove e, più in generale, per offrire al paziente cure sempre più efficaci e indolori. In particolare, il mondo degli impianti dentali ha visto una crescita esponenziale. L'implantologia porta enormi benefici ai pazienti che presentano patologie di edentulismo, ovvero la mancanza dei denti dovuta alle cause più disparate: con l'impianto dentale potranno tornare a mangiare masticando in modo naturale e a sorridere di nuovo in modo spontaneo. Grazie agli studi scientifici e alla loro applicazione degli ultimi anni, l'impianto dentale può essere considerato a tutti gli effetti una pratica sicura, efficace e di lunga durata. Tuttavia esistevano delle tipologie di pazienti per i quali, fino a poco tempo fa, non era consigliato l'utilizzo di questa tecnica: una di queste è la categoria dei diabetici. Attualmente, comunque, la gran parte dei dentisti pratica l'implantologia anche sui pazienti affetti da diabete, con buoni risultati.

Implantologia: caratteristiche e utilizzo pratico

Prima di inoltrarci nella descrizione del rapporto tra impianti dentali e persone diabetiche, è auspicabile avere qualche informazione in più sulla struttura di un impianto del genere e sulle peculiarità di un intervento simile. L'impianto è costituito da una vite, solitamente in titanio, a sostegno dell'osso della mandibola e da una protesi in ceramica costruita sul supporto. L'intervento è realizzato in anestesia locale e dura poche ore. Solitamente operazioni di questo tipo hanno un'altissima probabilità di successo, in particolare nel caso in cui ci si affida a specialisti competenti e premurosi, che prestino la necessaria attenzione alle condizioni del paziente prima e dopo l'intervento.

Rischi e criticità di un impianto dentale per i diabetici

Stando ai dati dell'Istat, i pazienti affetti da diabete superano i 3 milioni, più del 5% della popolazione italiana. Il diabete, che tecnicamente prende il nome di diabete mellito, è una patologia cronica che conduce a un aumento della concentrazione di glucosio nel sangue, la cosiddetta iperglicemia. Nel contesto di un intervento di implantologia, si possono riscontrare delle problematiche relative principalmente a due peculiarità del diabete: i tempi piuttosto lunghi per guarire dalle ferite e una maggiore sensibilità alle infezioni. A causa della presenza massiccia di zuccheri nel sangue, le cellule del sistema immunitario e le particelle dedite alla riparazione dei tessuti compiono le loro azioni più lentamente o sono addirittura inibite. In relazione all'operazione di implantologia, è fondamentale che uno specialista sia a conoscenza del fatto che i soggetti diabetici presentano spesso disturbi nella zona del cavo orale e dei denti come, ad esempio, parodontiti e gengiviti, agevolati da una poco attenta igiene della bocca. Per queste ragioni a volte i dentisti non propongono questa tecnica ai propri pazienti affetti da tale patologia. L'implantologia applicata a un diabetico potrebbe condurre a diverse conseguenze:

  • allungamento dei tempi di recupero dall'intervento
  • Perimplantite acuta: infezione che colpisce i tessuti e rallenta l'osteointegrazione dell'impianto
  • emorragia e shock iperglicemico causati dalle difficoltà di coagulazione e dallo stress del paziente.

Condizioni favorevoli ai diabetici nell'ambito di una implantologia

L'impianto dentale tende a non mostrare conseguenze negative per un soggetto diabetico nel caso in cui si riescano a mantenere i livelli di glicemia al di sotto dei valori limite, grazie all'azione risolutrice di medicinali specifici e a un'alimentazione e uno stile di vita salutari. Gli accorgimenti da sottoporre a un paziente diabetico sono piuttosto semplici. Innanzitutto è necessario curare molto bene l'igiene orale, soprattutto nei giorni precedenti e seguenti all'operazione; per scongiurare il rischio di infezione il paziente bisogna assumere l'antibiotico; presentarsi puntualmente alle visite di controllo dopo l'intervento; monitorare i propri livelli di glucosio nel sangue, misurando la glicemia con un apposito apparecchio; preferire l'esecuzione dell'operazione in tarda mattinata, facendo passare alcune ore dalla colazione; prendere i farmaci abituali contro il diabete prima dell'intervento. Se invece il diabetico non controlla precauzionalmente i propri livelli glicemici mantenendoli sotto la soglia dei 200 mg/dl, l'impianto dentale è tutt'altro che raccomandato. Per saperne di più sul rapporto tra implantologia e diabete, potete consultare lo studio americano Dental implant survival in diabetic patients; review and recommendations (Sopravvivenza dell'impianto dentale nei pazienti diabetici: articolo e consigli, n.d.r.).

Per maggiori informazioni sulle caratteristiche degli impianti, si può visitare il sito di un Centro Medico Odontoiatrico specializzato in implantologia dentale. Parlando a livello generale, nei pazienti affetti da diabete mellito, l'implantologia non trova riscontri negativi: la salute del soggetto non è messa a rischio. La cosa fondamentale è scegliere nel migliore dei modi la propria clinica e lo specialista di riferimento, a cui chiedere suggerimenti ogniqualvolta se ne sente il bisogno.

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