Marc Augé e Zygmunt Bauman arrivano nelle Marche per la seconda edizione di Futura

CIVITANOVA – Futura Festival entra nella fase “calda” e, dopo una prima fine settimana ricca di grandi nomi e partecipazione, si appresta a portare a Civitanova, nelle Marche, ospiti di fama mondiale. Mercoledì 30 sono due gli appuntamenti da non perdere: si inizia alle 21 con Derrick De Kerckhove che tiene la lectio “La rete ci rende stupidi?”, con introduzione di Massimo Arcangeli. La presenza di De Kerckhove nella sezione “Les mots et le choses” di Futura è un segnale della qualità elevata dell’offerta artistica di questa seconda edizione. È uno dei più conosciuti sociologi di Internet a livello internazionale, allievo di Marshall McLuhan, insegna all’Università di Toronto e di Napoli, studia da anni gli effetti della rivoluzione digitale nei comportamenti umani e nell’interazione fra persone. Ha diretto, dal 1983 al 2008, il McLuhan Program in Culture & Technology.

Alle ore 23, invece, è il turno di Marc Augé che, con Filippo La Porta, conversa sul tema “L’Educazione Sentimentale: i giovani e Flaubert”. Augé è un antropologo di fama mondiale, etnologo e acuto visionario; ha basato il proprio lavoro sul raffronto fra l’impressione che i “nonluoghi” suscitano nella gente comune e quella prodotta da alcuni grandi scrittori della letteratura francese. Giovedì è il turno di George Ritzer, che interviene alle 21 per condurre una lectio dal titolo “The McDonaldization of Production, Consumption and Prosumption”. Ritzer è sociologo e professore universitario di fama mondiale, autore che ha coniato il concetto di “sistema McDonald’s” per spiegare l’uniformazione e l’omologazione dei costumi sociali. Nella stessa venue, alle 23, l’editorialista del Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia espone il proprio punto di vista in “Pensare l’Italia”. Agosto si apre nel migliore dei modi con “Un decalogo per scrivere il futuro”, alle 21.

A svelare le dieci regole, Zygmunt Bauman, uno dei più grandi sociologi contemporanei. Polacco di origine, ma trapiantato a Leeds in Inghilterra dov’è professore emerito di Sociologia, è considerato uno dei teorici più eminenti al mondo su temi come la modernità, l’olocausto e il consumismo in età postmoderna. Alle 23, Gian Antonio Stella, scrittore e giornalista politico, domanda se “Vinceremo mai la guerra alla burocrazia?”. Futura è diretto da Gino Troli, tutti gli incontri sono ad ingresso gratuito. Il programma completo su www.futurafestival.it.

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