Minimalismo: l’arte di vivere con poco

ECONOMIA – “Less is more” diceva la famosa stilista Coco Chanel. Non aveva tutti i torti. I suoi modelli essenziali hanno conquistato le donne di mezzo mondo grazie alla semplicità e versatilità.

Dal punto di vista materiale però, questo è un concetto decisamente controcorrente.  A partire dagli anni 80 il sistema ha fatto di tutto per convincervi che la vera felicità dipendeva dal possedere. Ma non è così. Cercare la felicità nelle cose può essere davvero frustrante. Dovete fare tutto il possibile per disfarvi della relazione morbosa che i media e la società impongono verso il senso assoluto del possesso. Potete essere davvero felici avendo meno cose?

Una nuova filosofia di vita sta sbarcando anche nel vecchio continente: il Minimalismo. Tendenza nata in Giappone, si è progressivamente estesa negli Stati Uniti accogliendo sempre più consensi. I seguaci del minimalismo sono entusiasti di questo nuovo modo di vivere.

Ma come si diventa Minimalisti?
Essere minimalisti è un'arte. Un movimento dal sapore buddhista, che non va contro la ricchezza ma contro l'abbondanza, contro il riempire per forza qualcosa, che siano i nostri appartamenti, i nostri stomachi o i nostri armadi.  Liberarsi di oggetti inutili prevenendo acquisti impulsivi dettati più dal sistema che da reali necessità. Alcuni seguaci del minimalismo hanno attuato questo modus operandi "Quando mi trovo davanti a un oggetto, esito almeno cinque volte a considerarlo indispensabile, allora lo getto via". Quel che è certo è che il minimalismo ha radici lontane. Alcuni lo accusano di essere una scopiazzata del modo di vivere seguito da Vip bizzarri, primo fra tutti Steve jobs. Non è così.

Il primo a dire che il vivere una vita semplice avrebbe garantito la felicità fu nientemeno che Gesù Cristo. Quando venne sulla terra infatti disse "Avendo nutrimento e di che coprirci di queste cose saremo contenti". Indipendentemente dal fatto che crediate o no in lui bisogna ammettere che queste parole furono il primo concetto di Minimalismo.

Minimalismo però non è sinonimo di privazioni. Non è vivere da asceti. E' liberarsi degli ingombri della quotidianità. E' stato dimostrato che vivere con meno dà l'opportunità di aumentare la produttività, alzare l'autostima e la spiritualità. Essere minimalisti consiste nell'essere concentrati su ciò che conta. Rimuovere le distrazioni. Concentrarsi su ciò che produce significato. Steve Jobs diceva "il nostro tempo è limitato, non sprechiamolo vivendo la vita di qualcun altro". Minimalismo è proprio questo: vivere il tempo che vi rimane in attività che rendano significativa la vita.

D’altra parte, quando togli il superfluo, ti rimangono più soldi ed energie da investire in quello che fa la differenza. Per arrivare a fare questo è necessario ragionare in modo conscio su quali sono le nostre reali necessità e se siamo noi o la società ad imporcele.

Più che vivere per accumulare cose, dovrete vivere per accumulare esperienze. Come insegna Risparmiate.it, privarsi di cose non deve essere una rinuncia ma un divertente stile di vita.

E' una filosofia che può svilupparsi sostanzialmente in due livelli:
– Liberarsi dall'ingombro tornando in contatto con voi stessi, mettendo più consapevolezza e intenzionalità nelle esperienze che volete vivere, togliendo l'ingombro delle cose. Questo potrebbe significare buttare via letteralmente delle cose (l'emblema di questo ragionamento potrebbe essere quello di disfarsi di soprammobili, facendo un ragionamento di questo tipo: Quanto tempo passo a spolverare cose? Quando sarebbe più utile impiegare quel tempo per vivere la mia vita!). Liberandovi dagli ingombri lo spazio fisico si trasferirà anche nella vostra mente, nella quale si creerà uno spazio in grado di dare serenità e annullare l'ansia.

– Desiderare meno. Alla consapevolezza di quel che volete davvero nella vita, seguirà una maggiore quantità di tempo, denaro ed energie. Sarete finalmente liberi dall'impulso di desiderare le cose allo scopo di colmare vuoti esistenziali.
Non sentirete il bisogno di avere qualcosa di materiale, non avrete più bisogno di quella scarica di adrenalina conseguente al possesso per stare bene. Sarete finalmente presenti nelle vostre decisioni e azioni. Sarete finalmente liberi.

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