Mister D’Artagnan resta al San Giusto Asd:”Ecco il mio calcio…”

CALCIO – Mister Diego D'Artagnan resta al San Giusto Asd e lo annuncia su facebook con un post eloquente ed emozionante che testimonia tutta la sua passione per il calcio. 

 

"Ad ogni fine stagione il Mister appassionato e "malato" di calcio inizia il proprio personale campionato – scrive D'Artagnan – Sara' riconferma o ricerca di nuova panchina? Capita anche a me, sempre. Ogni fine stagione. Le domande sono sempre le stesse ,magari anche quando non vi è reale necessità. Quell’ansia mi prende lo stomaco, non mi lascia dormire. Meglio rimanere nella società dove ho svolto il mio lavoro? Meglio cambiare aria per ricercare nuove motivazioni? E se poi non mi dovessi trovare bene? Tutte queste domande mi assillano giorno e notte. E se restassi senza panchina, quindi lavoro? Sopratutto per non avere io, ne Santi in Paradiso ne Sponsor. La mia esperienza di "apprendista Mister" ( alleno dal 2002 ) e la mia filosofia calcistica mi hanno fatto capire che un Mister deve scegliere con la massima cura il proprio destino. Devo dire però che io, tanto per fare, non ho mai scelto/deciso nulla. Ho sempre ponderato, dando priorità sopratutto al valore delle persone/dirigenti e al progetto e, non meno importante, ma per ultimo, al rimborso.

Devo dire, però, che ho anche un'altra grandissima fortuna che prende il nome di Lucia (Lulù), che mi supporta e sopporta in tutto ciò che faccio. Non è facile, lo so, sono fortunato. Non smetterò mai di ringraziarla. Quando non hai una panchina il tempo passa e più aspetti una chiamata più non arriva (mi capitò nel 2009). Quando senti squillare il telefono speri che sia il numero di quel Presidente, di quella Società, di quel Direttore. E pensare, invece, che da due anni il telefono mi squilla di continuo e sia io a dire di no. Questo mi rompe fortemente le scatole da una parte, perché rischio di passare per colui che vuole atteggiarsi a Mister prezioso e non è nella mia persona.

Ma dall'altra mi inorgoglisce: forse qualcosa di buono sto realizzando? Qualcuno si sta accorgendo del sottoscritto? Dopotutto di Mister ce ne sono tantissimi, siamo un numero in costante crescita e ci vorrebbero migliaia di squadre per accontentare tutti. Alla fine in tanti resteranno sul divano alla domenica, sperando in una chiamata durante l’anno per prendere il posto di un collega.

La scelta è sempre difficile; sai quello che lasci e non sai quello che trovi. Quando parli con una Società devi sposare il suo progetto, la sua filosofia. Altrimenti non duri molto, anzi… perché alla fine noi siamo “dipendenti”.

Per me che opero in un Settore Giovanile l'obiettivo è coordinare bene, far crescere bene, gestire bene l'area tecnica, saper fare e saper far fare, non tralasciando mai la componente ludico-sportiva-educativa.

Io mi ritengo fortunato. Infatti anche per quest’anno, il terzo, ,resto nel mio piccolo-grande mondo della San Giusto Asd. E di questa riconferma non posso che ringraziare tutto il direttivo Asd. In primis M.P. e C.B.colonne portanti della realtà sportiva, principale, a M.S.Giusto. Quando si sta bene, si è contenti di far strada per allenare, quando la tua compagna rientrando a casa per cena ti vede sorridere, allora capisci che il posto è quello giusto. Io mi sento bene, sono felice; anzi mi manca già il campo e l'attività è solo da pochi giorni terminata.

Anche se cerco qualunque "scusa" per convocare un allenamento extra, un confronto tra tecnici per poter scendere in campo, per poter andare al campo, in attesa di ricominciare la prox stagione, ad Agosto.

Per noi Mister non c’è pausa, non c’è relax. Almeno per me, per come intendo io il calcio. Non riesco a vedermi sul divano durante la settimana o durante il week-end. Noi Mister viviamo un' adrenalina che ci percorre per tutta la vita e non riusciamo a buttarla via. È nel DNA.

Allenare per me è una grande passione: dover preparare i campetti di allenamento, spiegare gli esercizi ed il loro scopo, apporre correzioni, migliorie. Vedere le squadre giocare bene, vedere tutto il Settore Giovanile iniziare a "girare " e ad assumere un identità organizzativa ben precisa, ma con l'obiettivo di migliorarlo giornalmente e vedere gli occhi dei propri giocatori soddisfatti. Infine vederli crescere, correre, sudare, rincorrere il pallone. Questo è il mio calcio".

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