Provincia…più che abolita è ribollita

di Angelo Gattafoni
DITO IN UN OCCHIO – Viviamo tempi in cui la mitica ed urticante “rottamazione” è il progetto politico di maggior successo nell’opinione pubblica.

In verità, come quasi sempre succede, lo slogan rottamatorio viene più declamato che praticato, per cui i vari partiti lo gridano ai quattro venti e fanno a gare per apparire i più rottamatori. Renzi ha fatto scuola, non solo perché l’ha inventato ma anche perché, salvo D’Alema, non ha rottamato nessuno; non ha fatto in tempo perché in un battibaleno ha trovato sul suo carro i rottamandi, accorsi in soccorso del vincitore. Lui ha fatto finta di niente, perché privilegia l’obbedienza, rispetto a qualsiasi altra qualità, lasciandoli dove stavano a far danni sia al centro che in periferia.

Quindi, siccome la pubblicità è l’anima del commercio, l’importante è urlare contro il vecchio e stantio ceto politico in modo che la gente, distratta e senza memoria, ci creda sulla parola. Non solo. Costoro, per sviare lontano l’ira funesta del popolo rottamatore, hanno concepito, con destrezza, un disegno raffinato che non solo li perpetua, ma addirittura li consolida e rafforza. Hanno inventato la rottamazione delle Istituzioni! Ed al grido basta con i carrozzoni, si sono messi alla testa della protesta contro quelli che mangiano con la politica….che sarebbero loro. Di qui la rottamazione virtuale di Senato e Province che, però, rimangono… solo un po’ dimagriti. D’altra parte era necessario un doloroso taglietto per legittimare l’astuta operazione.

Non a caso, anche qui, abbiamo un precursore della rottamazione preventiva: il mitico Sen. Morgoni. Già all’avvento di Renzi lui, con un triplo salto mortale all’indietro carpiato, pur essendo il perfetto prototipo dei pesi morti degli ultimi trenta quarant’anni, agguantò la bandiera della rottamazione e riuscì a tenerla perché, praticamente, chi si svegliava per primo la mattina era il rottamatore,. Non a caso, quindi, lui è il capo del clan provinciale contrapposto all’altro clan con il quale, da almeno venti anni, c’è la guerra per posti, candidature ed incarichi. Ecco che, per la Presidenza della Provincia geneticamente modificata, i due clan si sono affrontati in tenuta antisommossa fino ad uno scontro che ha fatto chiamare la Polizia.

L’incontro di Judo ha visto Morgoni e Lippi affrontarsi senza esclusione di colpi e, malgrado il capo della polizia abbia ordinato la kinza, i combattenti hanno continuato a malmenarsi per arrivare al koka. Hanno smesso immediatamente solo quando la Ubaldi ha minacciato di mettere il burkini. Arrivati a tanto i Morgoniani hanno scritto una risoluzione da far leggere all’ineffabile segretario provinciale del pd il quale, dopo aver chiesto chi era, ha candidato la sindaca di Colmurano, Ornella Formica. Finalmente un pd unito su una candidatura innovativa e motivante, hanno proclamato i Morgoniani; anche se hanno un piccolo problema da risolvere velocemente: “ Mò chi glielo dice a Ornella Formica!?!?!?”.

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