Raffica di podi marchigiani al Palaindoor, Tamberi Star ad Ancona

SPORT – Che spettacolo ad Ancona! Una giornata trionfale chiude i Campionati italiani allievi di atletica con 5 medaglie per le Marche e 5 primati nazionali di categoria under 18 nel giro di poco più di un’ora. I

l tutto in un momento magico che ha entusiasmato i protagonisti e il pubblico del Palaindoor, esaltati infine dall'arrivo a sorpresa, direttamente da Hustopece (Rep. Ceca), del recordman dell'alto Gianmarco Tamberi.

L’azzurro, ieri salito ai 2,38 della miglior prestazione mondiale dell’anno, è stato sommerso dagli applausi e dalle richieste di autografi e selfie. "Ci rivediamo qui agli Assoluti!" ha salutato il 23enne, facendo riferimento alla rassegna tricolore in calendario proprio ad Ancona il 5 e 6 marzo.

Un oro, due argenti e due bronzi per i giovani atleti marchigiani. Il leader è di nuovo Simone Barontini (Sef Stamura Ancona) che a un anno di distanza non solo conferma il titolo italiano, ma riesce anche ad abbassare ulteriormente la sua miglior prestazione nazionale sui 1000 metri con 2:27.32, spinto dal tifo degli spettatori. Con un gran progresso di quasi un secondo e mezzo rispetto al 2:28.75 della passata stagione. E così il 17enne allenato da Fabrizio Dubbini conquista il suo terzo titolo italiano (infatti nel 2014 vinse i 1200 siepi cadetti) in una strepitosa cavalcata solitaria, condotta sempre in testa con notevole margine sugli avversari e passaggi da 30.18-59.93-1:28.92-1:57.52. Sui 200 metri si comporta bene Elisabetta Vandi (Atl. Avis Macerata), medaglia d’argento con due record regionali: 24.83 in batteria e 24.63 in finale, che non basta per vincere solo perché l’emiliana Zaynab Dosso scende fino a 24.49. Ma la pesarese figlia d’arte seguita dai genitori Luca Vandi e Valeria Fontan, entrambi ex azzurri, ha poco da rimproverarsi al primo anno di categoria. Poi sale sul secondo gradino del podio anche la staffetta 4×200 della Sef Stamura Ancona, con Sofia Scorcelletti, Sofia Maraschio, Marica Gigli e Maria Giulia Firmani che sbriciola di nuovo il primato marchigiano portandolo a 1:45.78 per un altro formidabile progresso (tre settimane fa avevano corso in 1:47.20). Davvero una bella impresa per le giovanissime anconetane: la prima è seguita da Stefano Luconi, le altre due da Annalisa Gambelli e l’ultima frazionista da Fabrizio Dubbini che quindi festeggia due medaglie. Si mette al collo il bronzo del peso Marco Balloni (Asa Ascoli Piceno) che è soprattutto un discobolo, visto che si è aggiudicato da cadetto il titolo italiano, ma sotto la guida di Armando De Vincentis è cresciuto anche con la palla di ferro e un nuovo record personale di 15,62. Nell’asta brilla la sangiorgese Nikita Lanciotti (Team Atl. Marche), brava a confermarsi su quote importanti per la categoria con 3,40 che vale uno splendido bronzo. Allenata da Guglielmo Colucci, che nell’ultimo periodo ha ricevuto preziosi consigli anche da Veronica Borsi ed Elena Scarpellini, la saltatrice marchigiana studia per diventare parrucchiera. Si piazzano fra i primi otto Mirco Capponi (Ascoli Piceno), quinto nel peso con 15,54 a pochi centimetri dal podio, e Alex Paolucci (Sport Atl. Fermo) ottavo a 14,53 come la 4×200 dell’Atletica Avis Macerata (Elisabetta Vandi, Micol Zazzarini, Samira Amadel, Maria Virginia Zura Puntaroni).

Pomeriggio da record al Palaindoor: cinque in totale e gli ultimi tre nell’arco di 10 minuti, in una serie iniziata da Marta Zenoni (Atl. Bergamo 1959) che, reduce dall’influenza, vola sull’anello marchigiano e sigla il limite di categoria dei 1000 in 2:45.60 (migliorato il 2:45.89 della bergamasca nella passata edizione). Poi il fuoco di fila del terzetto che in pochi minuti scala le liste continentali della stagione: al top nei 60hs Desola Oki (Cus Parma: 8.31, 7/100 meglio del suo precedente) e Andrea Dallavalle (Atl. Piacenza) nel triplo (il piacentino toglie dall’albo d’oro il nome di Andrew Howe, 15.47 nel 2001), mentre diventa il secondo europeo dell’anno nei 60hs il romano della E. Servizi Futura, Mattia Di Panfilo (7.82, 6/100 meglio di Gabriele Segale nel 2013). Un bel segnale nel percorso di avvicinamento ai primi Europei allievi della storia, in programma a Tbilisi (14-17 luglio).
 

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