Recanati, concordati i 30 minuti di tolleranza per il tiket scaduto

RECANATI –  Il provvedimento è stato approvato dalla giunta

, dopo l'incontro tra il Sindaco Francesco Fiordomo e i responsabili della Sis che gestisce i parcheggi a pagamento. La nuova disposizione è una risposta alle difficoltà e ai disagi degli utenti che devono regolarizzare il pagamento della sosta per periodi di tempo successivo a quello per il quale è stato eseguito il pagamento (ad esempio può occorrere tempo per reperire il parcometro entro una breve distanza, o qualora si sia trattenuti senza possibilità immediata di regolarizzare il pagamento, come in caso di visite mediche o esami clinici). L'amministrazione comunale auspica che questa tolleranza non inneschi comportamenti opportunistici degli utenti. A partire da oggi l’estensione della validità del ticket viene prorogata per ulteriori trenta minuti successivi all’orario di scadenza sullo stesso indicato e la sanzione sarà così applicabile a partire dal trentunesimo minuto successivo alla scadenza originaria dell’orario risultante dal documento di sosta pagato.

Si ricorda comunque che da maggio la Città ha a disposizione un parcheggio dotato di ascensore, a ridosso del Centro, con tariffe di 0,6 per ora e pagamento all’uscita, quindi legato al tempo reale di sosta, che consente all’utente di sostare a prezzi convenienti e rapportati alla reale permanenza nel parcheggio.

Il sindaco interviene anche in merito a quanto apparso su alcuni organi di stampa in questi giorni sulll'obbligo del Comune di riequilibrare il Pef (Piano Economico Finanziario) e quindi "ai costi sociali” dell'opera pubblica del Centro Città.  "Va premesso che quando si riportano dichiarazioni è buona regola che le stesse vengano riportate integralmente e contestualizzate all'argomento trattato, cosi come è dovere di alcuni rappresentanti politici informarsi bene, prima di rendere note questioni in modo impreciso e con toni accusatori del tutto inopportuni. Il centro città e' un'opera pubblica con la quale la nostra città si e' dotata di un parcheggio ed altre strutture pubbliche senza esborsi diretti, in quanto remunerato con le tariffe dei parcheggi e con diritti edificatori. Come ogni finanza di progetto, in base alle leggi nazionali ed europee, ciò determina un rischio imprenditoriale tutto a carico della società ed un vincolo per il Comune di non modificare in corso di concessione le regole iniziali con le quali il privato ha costruito la propria offerta. Quindi nessun riequilibrio può essere richiesto dal privato a meno che i mancati ricavi derivino da fattori imputabili alla pubblica amministrazione, come modifiche alla viabilità o introduzione di nuovi parcheggi o di nuove norme nazionali o di loro interpretazioni. Esempio: decidiamo di togliere i parcheggi da una zona, quei parcheggi tolti vanno monetizzati. Si vuole costruire un altro parcheggio adiacente a quello che già esiste, la società può chiedere i danni. Abbiamo speso di più per le permute per le vecchie abitazioni demolite in via Campo Boareo ed ora in fase di costruzione rispetto alle previsioni del contratto stipulato il 5 giugno 2009 (Amministrazione Corvatta). Per questo la società privata ha chiesto il riequilibrio. E’ quindi evidente, nonostante la distorta ricostruzione di alcuni, che gli incassi del privato dalla gestione dei parcheggi, siano essi floridi o esigui, non sono in alcun modo in correlazione con i rapporti tra pubblico e privato e che il Comune non ne beneficia, ne potrebbe venirne penalizzato".

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