Si stava meglio quando si stava peggio?

ECONOMIA –  Prima la casa di proprietà rappresentava, più che un valore, un vero e proprio obiettivo: acquistare casa, per un giovane, significava fare quel salto verso la maturità e verso l’auto-realizzazione.

Oggi la situazione sembra essere profondamente cambiata: comprare una casa non è più un obiettivo primario, rappresentando spesso piuttosto un limite che in tanti evitano di affrontare. Chiaramente la situazione economica ha avuto un impatto profondo su questa rinnovata visione degli immobili, ma anche le mutate aspettative in termini lavorativi hanno contribuito alla fine del mito della casa di proprietà. Si stava meglio quando si stava peggio?

Case e generazioni: il salto fra Generazione X e Millennials

Generazione X e Millennials: due frange generazionali animate da tantissime differenze, compresa la visione della casa di proprietà. Per i nati fra il 1965 e il 1980 quest’ultima ha sempre rappresentato una sorta di tappa obbligata, ambita e spesso raggiunta: al contrario, i Millennials la pensano in modo molto diverso. Secondo il report di Doxa, il 66% dei nati fra il 1981 e il 2000 oggi vive infatti principalmente in affitto. Niente immobili o automobili, né investimenti sui mercati finanziari: i Millennials preferiscono i viaggi e le esperienze ricreative, lo sport e la tecnologia. Ciò dipende da una vita personale e professionale sempre più mobile, ma anche dagli stipendi bassi e da una mancata stabilità in termini economici.

Internet: strumento negativo o risorsa?

I dibattiti e le tavole rotonde su Internet continuano a essere accesi, tra chi lo considera uno strumento negativo per i giovani e chi invece sa come coglierne le potenzialità positive. In realtà tutto dipende dall’uso che se ne fa: gestendolo come una risorsa è impossibile vedere in esso una fonte di vizi, quanto piuttosto una miniera ricca di virtù.

Essendo i primi veri nativi digitali, i Millennials sono cresciuti con le più moderne tecnologie e dispongono di tutti gli strumenti per sfruttarle come supporto per l’informazione e la didattica, oltre che come mezzi di condivisione e confronto di esperienze e sensazioni. Mettendo da parte i social, il loro pane quotidiano, questa generazione sa bene che ormai qualsiasi cosa può essere cercata e trovata sul web, dal lavoro alle vetrine dei marchi preferiti. Dopo vestiti, scarpe, smartphone e la classica pizza a domicilio, grazie a istituti bancari telematici chiunque può richiedere comodamente da casa anche un prestito online. Considerando i numeri importanti di freelance italiani e i guadagni sempre più alti dovuti alla digitalizzazione delle aziende, appare evidente il ruolo positivo ricoperto da Internet nel presente e che indubbiamente continuerà ad avere anche nei prossimi decenni.

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