Storytelling aziendale: cos’è, perché è importante per il tuo brand e come farlo

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ECONOMIA –  La capacità di raccontare una storia può essere innata o acquisita, ma farlo riuscendo a catturare l’attenzione di chi ascolta è una vera e propria arte.

Le aziende, da sempre attente ai settori del marketing e alla comunicazione, lo sanno bene: non è infatti un caso se nel mondo del business si punta sempre più sul cosiddetto “corporate storytelling”, ossia su quel sistema di valori e simboli capaci di raccontare l’azienda, permettendo a quest’ultima di comunicare la propria essenza. Al contrario di quanto si possa sembrare, però, fare storytelling non è semplice e la sua efficacia è strettamente correlata all’osservazione di alcuni importanti punti.

Immagine VS testo: perché è importante che lo storytelling sia visual?

Un’azienda ha a disposizione diversi modi per raccontare se stessa ma la componente più efficace, soprattutto nel boom del digitale, è decisamente quella visiva. Oggi è il visual storytelling a farla da padrone: un racconto che procede per immagini, andando incontro al cliente e facendogli conoscere l’azienda nel modo che gli è più facile comprendere. Per quale motivo la componente visiva è così importante? È la scienza a rispondere a questa domanda: le informazioni visive vengono elaborate a una velocità 60mila volte superiore rispetto a quelle testuali. Di conseguenza, un’immagine o un video risulterà molto più semplice da “assorbire” rispetto a un contenuto di tipo testuale, in quanto richiede uno sforzo di gran lunga minore per essere elaborata. Inoltre, il cervello umano tende a ricordare l’80% di ciò che vede e solo il 20% di ciò che legge e i social network lo confermano: i video vengono infatti condivisi 12 volte più dei post testuali. Assecondare tale tendenza non può che favorire i risultati positivi in termini di storytelling e, di conseguenza, di riconoscibilità e identità del marchio.

Gli elementi fondamentali per uno storytelling efficace

Esistono degli elementi necessari per uno storytelling che sia davvero efficace. I social network hanno sicuramente un ruolo chiave, ma mai cedere alla tentazione di utilizzarli solo come vetrina: meglio prediligere contenuti che coinvolgano l’utente e lo spingano all’interazione e all’approfondimento. Per un coinvolgimento che sia davvero completo, però, occorre sfruttare in maniera mirata anche gli strumenti tradizionali. Una soluzione potrebbe essere quella di creare progetti cartacei come brochure o cataloghi che non si limitino a presentare i prodotti offerti, ma che puntino a raccontare l’azienda e i valori che ne stanno alla base, rivelandone l’identità, ciò che la rende unica; per queste attività oggi è possibile rivolgersi anche a tipografie online (un esempio è  Doctaprint) che permettono significativi risparmi di tempi e di costi. In questo contesto è il Tone of Voice a fare davvero la differenza: è indispensabile dare una forma ben precisa ai contenuti, utilizzando un linguaggio capace di trasmettere la personalità del brand e che sia consono al target al quale si punta.

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