Test Invalsi, studenti delle Marche tra i migliori d’Italia ‘Caso da studiare’

MARCHE – Il Nord Italia al top nel Rapporto Invalsi sugli apprendimenti 2014-2015, ma solleva molta curisità il caso Marche con punteggi oltre la media nazionale in italiano e matematica nella scuola primaria e nella secondaria di secondo grad.

È quanto emerge dal rapporto annuale dell’INVALSI sulle prove somministrate nelle scuole italiane a maggio e giugno scorsi, presentato oggi a Roma nella sede del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. “C’è da segnalare – sottolinea infatti nella sua relazione introduttiva il presidente dell’istituto, Anna Maria Ajello – il progressivo e costante miglioramento degli esiti degli studenti delle Marche che da qualche anno mostra un sensibile incremento positivo nei risultati raggiunti dagli studenti”.  Un vero “caso” nel panorama delle regioni italiane di cui, prosegue la Ajello, “dovremmo studiare e mettere a fuoco le diverse variabili che concorrono a determinare tali progressi perché potremmo ricavare indicazioni utili per interventi che possano promuovere e incentivare analoghi cambiamenti positivi in altre zone”.

“È una crescita costruita negli anni – commenta il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Maria Letizia Melina -, come risultato di un lavoro di squadra che ha coinvolto tutta la comunità scolastica e, in una logica di rete, gli enti locali, le agenzie formative, le università, il mondo imprenditoriale e i diversi soggetti con cui, a vario titolo, la scuola interagisce sul territorio. Un lavoro che ha portato a un notevole e costante innalzamento dei livelli di apprendimento degli alunni e studenti marchigiani”.

Ma veniamo ai dati. Nei punteggi, gli alunni delle scuole primarie marchigiane eccellono, superando, nella prova di italiano, i ragazzi di tutte le altre regioni: 207 (su una media nazionale fissata a 200) il punteggio ottenuto nelle classi seconde e 208 nelle quinte, contro, rispettivamente, i 205 di Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Trento e Abruzzo e i 203 di Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. I nostri bambini si sono inoltre piazzati ai primissimi posti nella prova di matematica: ancora 207 nelle classi seconde, superati solo dalla Provincia Autonoma di Trento (209), e sempre 207 nelle quinte, subito dopo il Friuli Venezia Giulia (209) e avanti a regioni come Veneto e Lombardia, entrambe con un punteggio di 206. Restando alla rilevazioni di maggio, anche per le classi seconde delle scuole superiori il risultato è positivo, con valori che superano la media nazionale sia per l’italiano (203) che per la matematica (202). Da segnalare che nell’indirizzo tecnico, per quanto riguarda soprattutto l’italiano, gli istituti marchigiani si confermano tra i migliori con quelli della Lombardia e del Nord est (tranne l’Emilia Romagna), mentre i risultati per la matematica vanno quasi a sovrapporsi con quelli dei licei, che notoriamente ottengono, sia a livello nazionale sia in ogni macro area, risultati mediamente più alti degli altri indirizzi di studio.

Ottimo anche il dato degli studenti marchigiani nella prova nazionale prevista dall’esame della scuola secondaria di primo grado: qui le Marche sono l’unica regione del centro a raggiungere, in matematica, con un valore di 208, un punteggio superiore alla media nazionale statisticamente significativo come le regioni del Nord ovest (Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia e, nel Nord est, il Veneto e la Provincia Autonoma di Trento. Bene anche l’italiano, che con un punteggio di 205, pone la nostra regione in buona compagnia con quasi tutte le maggiori regioni centro settentrionali. Una punta di eccellenza anche nei dati disaggregati tra allievi maschi e femmine, che vedono prevalere, come nel dato nazionale, queste ultime in italiano e i primi in matematica ma tutti, stabilmente, al di sopra della media nazionale: qui gli allievi maschi della terza media ottengono in matematica (eguagliati solo da quelli del Piemonte) un punteggio di 214 contro un dato nazionale di 202.

Da ultimo, anche gli alunni stranieri nelle Marche fanno costantemente registrare, tra i nati in Italia, valori superiori alla media nazionale, a riprova di una politica di buona integrazione scolastica delle famiglie non italiane stabilitesi nella regione. Si confermano insomma in buona parte le linee di tendenza già emerse negli anni precedenti, in particolare per l’italiano, con una polarizzazione delle differenze negli esiti a tutto vantaggio delle regioni settentrionali e delle Marche.

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