Arrivati a Sarnano trenta migranti Il Sindaco Ceregioli: ‘Non sapevo nulla’

SARNANO – Trenta migranti sono giunti nella tarda mattina di oggi a Sarnano ed alloggeranno, per un periodo non ancora chiaro, all'hotel La Sibilla di Sassotetto.

Una sorpresa, anche per Il sindaco Franco Ceregioli, che affida ad una nota il suo disappunto sull'iter della vicenda. "Stamattina sono stato contattato telefonicamente dalla Prefettura di Macerata – spiega – ,dalla quale ho appreso che trenta migranti sarebbero “a breve” stati trasferiti a Sarnano per un periodo estremamente limitato (si parlerebbe di qualche giorno), presso l'hotel La Sibilla di Sassotetto, che evidentemente aveva dato la sua disponibilità in tal senso, senza che di ciò venisse in precedenza minimamente informata l'Amministrazione Comunale. Alle ore 17 di oggi poi ho appurato che la locuzione “a breve” in realtà significava “subito”, in quanto venivo (peraltro informalmente) a conoscenza che i suddetti migranti erano già giunti a Sassotetto".

Il sindaco non ci sta. "Non entro per ora, non conoscendo nel dettaglio tutti i termini della vicenda, nel merito della scelta operata dalla Prefettura. Non posso però esimermi dallo svolgere alcune considerazioni – e lo faccio con spirito assolutamente costruttivo – sulle modalità con cui è stata effettuata questa operazione. Infatti, al di là del periodo limitato nel quale – come mi è stato riferito – i migranti dovrebbero soggiornare a Sarnano, tutte le scelte che riguardano un territorio dovrebbero essere adottate di concerto con le autorità locali, che necessariamente dovrebbero prendere parte ai processi decisionali, e non essere contattate per mera formalità solo quando tutto è stato deciso. Invece, nella specie dalla Prefettura è giunta una telefonata quando ogni decisione era ormai stata adottata, telefonata che definirei di mera cortesia, solo per evitare che magari la notizia dell'arrivo dei migranti venisse appresa da canali non istituzionali. È necessario una volta per tutte comprendere che solo attraverso un confronto preventivo tra i vari livelli istituzionali – che purtroppo in questo caso è del tutto mancato – è possibile valutare tutte le implicazioni delle operazioni che, a qualunque titolo, vadano ad incidere sul territorio, ed a maggior ragione in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, nel quale l'argomento “migranti” è estremamente sensibile nei confronti dell'opinione pubblica. I Sindaci sono in prima linea su tante questioni e rappresentano il primo e quotidiano contatto tra i cittadini e le istituzioni: già il Governo ci impone ipocritamente ruoli che non ci sono propri, come quello di fare gli esattori per conto dello Stato; almeno, quando ci sono questioni che riguardano i territori che faticosamente amministriamo, si abbia l'accortezza di coinvolgerci e di non farci trovare davanti al fatto compiuto. Diversamente non ci si stupisca se, di fronte a scelte calate dall'alto, qualcuno alzi i toni e rivendichi il giusto rispetto dei ruoli".

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