Civitanova nuota nella solidarietà, in tanti alla festa per aiutare la piscina di Camerino

CIVITANOVA – E’ partita dalla piscina comunale di Civitanova la prima di future iniziative in aiuto di Camerino e della società Olimpia Nuoto.

La cooperativa Il Grillo che gestisce la struttura, ha organizzato domenica l’evento “Legare”, un intero pomeriggio di gare che hanno visto confrontarsi in vasca i tanti atleti che frequentano i corsi a Civitanova. In totale ben 450 tra bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni di età impegnati in tutti gli elementi dello stile libero (compresi i propedeutici) su diverse distanze.

In realtà però il centro dell’iniziativa non erano le gare ma appunto il concetto di legare, verbo riferito in questo caso alla vicinanza dei bambini all’acqua, allo sport e ancor di più alla vicinanza de Il Grillo alla piscina di Camerino duramente colpita dal sisma.

Domenica infatti è stato invitato il gestore dell’impianto camerte Venanzio Aquili e questi, davanti alle centinaia di persone presenti in tribuna, ha preso il microfono testimoniando la situazione e i gravi disagi. Aquili ha interrotto i corsi dopo la scossa del 26 ottobre ma ha deciso di lasciare la piscina aperta così da fornire un aiuto con spogliatoi, docce e servizi. E’ quindi diventata dormitorio, nonché appoggio anche per i soccorritori vedi Croce Rossa, Protezione Civile e Vigili del Fuoco. Da quando ha riaperto l’attività tuttavia, a fine novembre, ha avuto un drastico calo di presenze del 65%.

Il Grillo (che già aveva offerto corsi di nuoto gratuiti agli sfollati sistemati lungo la costa) ha così pensato di attivarsi in sostegno della piscina camerte e si sta facendo promotore di una più grande iniziativa di solidarietà che vedrà il coinvolgimento di diverse realtà natatorie del territorio.

Spiega la presidentessa Antonella Citarella: “Lo sport deve servire a questo, ad avvicinare ed aiutare. E’ fondamentale che la struttura di Camerino rimanga aperta per ricostruire il tessuto sociale devastato dal terremoto. Ci stiamo muovendo con Macerata, Jesi ed altri per realizzare un progetto che possa raccogliere fondi in modo da sostenere concretamente l’impianto e soprattutto il personale impiegato al suo interno”.

 

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