Coldiretti,crolla nelle Marche la produzione dell’olio

MARCHE – E’ sempre più nero il bilancio della campagna olivicola nelle Marche.

Un’analisi Coldiretti sugli ultimi dati Unaprol rivede, infatti, al ribasso le già pessime stime produttive, con un crollo del raccolto del 56 per cento, il dato peggiore registrato in tutta Italia. I nuovi risultati che vengono dall’attività dei frantoi confermano dunque il 2016 come una delle annate peggiori di sempre, con rese che sono crollate addirittura fino all’8 per cento, rispetto al 16-18 per cento che si registra in situazioni di normalità. Unica parziale consolazione il fatto che l’Ismea abbia rilevato buoni riscontri sulla qualità dell’olio ottenuto. Naturale il boom dei prezzi, con le quotazioni alla vendita dell’extravergine marchigiano che si aggirano sui 10-12 euro. Al di sotto di questa cifra difficilmente si tratta di prodotto regionale. Aumenti di cui non beneficiano però gli agricoltori, considerato che l’andamento della stagione e le attività di lotta alla mosca dell’olivo hanno causato un aumento vertiginoso dei costi che ha praticamente azzerato i margini di guadagno. “Dinanzi a tale situazione cresce purtroppo il pericolo delle frodi, con il rischio di vedersi spacciare per marchigiano olio fatto con olive straniere – sottolinea il presidente di Coldiretti Marche, Tommaso Di Sante -. Il consiglio è dunque di verificare le etichette e, dove possibile, acquistare direttamente dai produttori. Ma occorre anche una piena applicazione della legge salva-olio, dal controllo di regimi di importazione per verificare la qualità merceologica dei prodotti in entrata, al rispetto dell’obbligo del tappo antirabbocco, che continua a essere disatteso in tre ristoranti su quattro”. Il settore olivicolo nelle Marche conta 22mila aziende su una superficie di circa 10mila ettari di oliveti, con 80 frantoi attivi. Per quanto riguarda il biologico, la aziende sono 1.000, per una superficie di circa 1.600 ettari. Il valore della produzione olivicola marchigiana è di 25 milioni di euro (2015), mentre quello dell’export ammonta a 2,3 milioni di euro (dato 2015). Le Marche vantano anche due Dop nel settore olivicolo (Olio di Cartoceto Dop e Oliva Ascolana del Piceno Dop).

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