E’ di un tolentinate la colonna sonora del film ‘Crushed Lives – il sesso dopo i figli’

TOLENTINO – Il film “Crushed Lives – il sesso dopo i figli” esce nelle sale il 25 giugno (sarà proiettato anche al Multiplex di Piediripa di Macerata), è una divertente commedia sul sesso prima, durante e dopo i figli.

Al centro della storia i quarantenni di oggi, consapevoli, informati, ma emotivamente sopraffatti; una commedia scorretta e irriverente che gioca sul ribaltamento delle prospettive comuni, perché se l’arrivo di un figlio è sì un momento meraviglioso, è anche la fine di tutto ciò che c’era prima. come dice il regista: “Se amarsi per sempre è l’impresa più temeraria che si conosca… desiderarsi lo è forse di più, e “Crushed lives – Il sesso dopo i figli” racconta in chiave tragicomica quello che tutti vivono e nessuno ha il coraggio di riconoscere.”

Il film, scritto da Alessandro Colizzi che ne è anche il regista e Silvia Cossu, ha preso parte a numerosi Festival internazionali tra cui il Worldfest di Huston (dove ha vinto il Gold Remi per la commedia), il Festival Cinematografico Internacional de Uruguay, il Cinequest Film Festival, San José, CA, e il Los Angeles Comedy Festival, il RIFF (Rome Independent Film Festival). Tra gli interpreti: Walter Leonardi, Nicoletta Romanoff, Bob Messini, Euridice Axen, Jacopo Cullin, Leonardo Sbragia, Paola Migneco, Melissa Anna Bartolini, Alberto Basaluzzo, Caterina Capodilista, Carmen Giardina, Chiara Martegiani, Cesare Apolito. Il film è prodotto da Film Daedalus in associazione con Sound on Studios con il sostegno di Regione Lazio, Fondo regionale per il Cinema e l’audiovisivo.

Le musiche sono di Pier Francesco Colizzi. Proprio l’autore della colonna sonora vive da diversi anni a Tolentino e per l’occasione del film, diretto dal fratello Alessandro, sarà presente domenica 28 giugno, alle ore 21, per assistere al Multiplex di Macerata, alla proiezione del film che come detto sarà in programmazione da giovedì 25 a domenica 28 giugno con spettacolo unico alle ore 21 e martedì 30 giugno con spettacolo unico alle ore 22.40.

Un film sul sesso prima, durante e dopo i figli. Sesso o qualcosa che gli assomigli, che col sesso non c’entra niente, che è l’opposto… veloce, goffo, a volte grottesco… sempre in bilico sul baratro del fallimento, e non per tutte le “défaillances” possibili, ma per quel piccolo terrorista che scientemente, giorno dopo giorno, piccona l’affiatamento e la solidità della coppia. Uno o più bambini innocenti che s’incuneano caparbiamente al centro degli ignari genitori sino a sfaldarne completamente le ragioni stesse dalla loro esistenza come coppia… E tutti resistono come possono, oppure non resistono affatto. Chi si piega, chi si rompe, chi non sa cosa fare, chi lo sa anche troppo bene, chi implode e scoppia sotto i colpi sempre più impietosi di un bimbo che cresce con l’orgoglio e la presunzione di venire prima di ogni cosa… Che con l’arrivo di un figlio – si legge nelle note di regia di Alessandro Colizzi – gli equilibri di una coppia siano messi a dura prova è un fatto scontato, che la stessa coppia riesca a trovare nell’imprevista fase di caos un nuovo equilibrio, non lo è affatto. La crisi e il conseguente corollario di inciampi, scivoloni, incomprensioni, polemiche è – visto dal di fuori – estremamente divertente, e rappresenta il materiale utilizzato per scrivere il film. "Crushed Lives – il sesso dopo i figli" è una commedia centrata sui quarantenni di oggi, consapevoli e informati, ma emotivamente sopraffatti, una commedia scorretta e irriverente che gioca sul ribaltamento delle prospettive comuni, perché se l’arrivo di un figlio è sì un momento meraviglioso, è anche certamente la fine di un “prima”. Il racconto si articola su due livelli, il primo è la vicenda di Saverio, regista (e padre) alle prese con il suo film documentario sul “sesso dopo i figli”, il secondo è il film stesso attraverso il racconto delle coppie indagate. Ciò ha reso possibile una pluralità di registri espressivi. Se nella realtà di Saverio (Walter Leonardi) e della sua compagna (Nicoletta Romanoff) si è scelta una messa in scena più realistica, senza forzature ed eccessi, nel secondo livello (il film di Saverio) ho forzato alcune situazioni in direzione di un registro più libero, a tratti grottesco, decisamente comico. Il risultato mi sembra un film in cui ci si può riconoscere e, ridendo di ciò che capita ai protagonisti, ridere di noi stessi.

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