Emanuele, una vita a mille all’ora

SPORT – Se è vero che uno su mille ce la fa è perché, probabilmente, andava a cento all’ora per cantar la serenata. E la serata, Emanuele Trementozzi, nostro storico collaboratore, la canta ogni giorno alla vita.

Con il sorriso sulle labbra, nonostante le difficoltà, nonostante l’attuale situazione economica della nostra Italia. Un’energia che sprizza da tutti i pori, in un unicum di passione e cuore per ogni singola iniziativa portata avanti soprattutto nel campo dello sport. Da arbitro ad organizzatore di campionati, presidente di ben sei squadre amatoriali di calcio a 5, sette e otto,  giornalista. E, per non farsi mancare niente, giocatore di movimento e portiere, fino all’ultima grande scoperta: il DJ. Un personaggio poliedrico che, in pochi anni, ha messo in luce ogni lato del suo vulcanico carattere. “Sono pazzo, lo dicono tutti, ma pazzo della vita – confessa Emanuele – Faccio tutto con il cuore, la passione, la voglia, il sacrifico. Chi mi conosce sa con quale spirito affronto ogni iniziativa, ogni viaggio, ogni percorso".

"Ho vissuto momenti difficilissimi, in cui tutto sembrava più senza senso. Poi, con tenacia e determinazione, ne sono venuto fuori e, da lì, mi sono detto: ora mi prendo la mia vita. Una vita che condivido ogni giorno con le tantissime persone che mi vogliono bene e che cerco di ricambiare, nel mio piccolo, con disponibilità e amicizia. In un mondo che fa riferimento solo a soldi e ricchezza materiali, io ho scelto la strada dei rapporti umani e dei veri milioni che non si trovano sul conto corrente ma nel nostro cuore: i sentimenti. Non ho paura di mettermi in gioco, di prendermi in giro, di sbeffeggiarmi se questo crea unione e aggregazione. E’ vero, vado a mille all’ora tra organizzazione campionati, squadre, sponsors e quant’altro, ma corro per uno scopo: quello di regalare me stesso agli altri. E lo faccio nel modo che mi è più congeniale: attraverso lo sport. Perchè grazie al calcio, soprattutto, ho coltivato amicizie e rapporti duraturi nel tempo".

Da settembre scorso ha dato vita alla sue due creature più belle: La Boca Sette Colli e i campionati TEC. "Un percorso difficile, che richiede enormi sforzi economici e di tempo, che al primo anno, però, sta dando grandi soddisfazioni. Abbattendo ogni barriera, soprattutto quelle dell’indifferenza e del sospetto. Perchè, se sei una persona retta e onesta, puoi far giocare i tuoi ragazzi, nel tuo campionato, giocare te stesso e arbitrare gli altri. Io amo lo sport, senza limiti e assurde dietrologie. Da arbitro sto per tagliare il traguardo delle mille gare, a proposito di andare a mille all’ora. Da organizzatore ringrazio tutti i responsabili delle squadre e i giocatori per aver dato vita, seppur nelle difficoltà di aver iniziato tardi, ad due manifestazioni che sono cresciute nel tempo. Mentre da presidente, che dire…In pochi mesi abbiamo creato sei squadre, vinto tre trofei, ma soprattutto fatto trasparire all’esterno il nostro dna Xeneise, che abbraccia i veri valori dello sport e dello stare insieme. Senza dimenticare i due gol segnati da giocatore, uno di testa e questo la dice lunga sulla mia voglia di stupire (sono altro 155 centimetri, giusto per dire…), oltre alle gare da portiere con I Sette re di Roma c5".

Ovviamente le difficoltà non sono mancate. "I primi tempi non è stato facile impormi, visto che in Italia saper fare tante cose, agli occhi di molti, significa non saper fare nulla. Io, invece, sono un cultore del lavoro e della meritocrazia e tutto quello che sono riuscito a fare l’ho costruito con sudore e sacrificio. Partendo dall’etica di un giornalista, alle prime armi, che con correttezza e sincerità ha poi creato tutto il contorno. E di questo non posso che ringraziare la mia famiglia, mia mamma Lucia, papà Davide e mio fratello Matteo. Senza di loro, che supportano e sopportano, non esisterebbe nulla. E adesso che i campionati volgono al termine, ci attendono i tornei estivi e proverò a cimentarmi nella nuova veste di vocalist. Attraverso facebook ho diffuso dei simpatici spazi musicali durante i quali, prendendomi in giro e mettendomi in gioco, ho creato il personaggio di Trementozzi Dj. Visto mai che potrò fare anche questo in futuro?”. Un personaggio in tutti i sensi, sempre pronto con il sorriso ad aiutare gli altri e a farsi carico in prima persona di ciò che lo circonda. Una vita, insomma, da vivere a mille all’ora.

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