La rivoluzione di Klopp

SPORT – Chi dice che nel calcio gli allenatori non contano dimostra di non conoscere davvero questo ambito.

Lo sport più diffuso del pianeta è di per sé un atto culturale nel quale convivono emozioni, sentimenti e vibrazioni di ogni tipo che rimbombano tra un goal e l'altro. Essendo un fenomeno culturale di proporzioni importanti, non deve sorprendere che molti intellettuali del passato, tra i quali spiccavano Albert Camus e Pier Paolo Pasolini, lo abbiano elevato ad arte nelle loro vite e nelle loro opere. Nell'ambito del calcio moderno fatto prevalentemente di denaro e di investimenti copiosi, esistono ancora alcune figure romantiche e rivoluzionarie destinate a far parlare di sé urbi et orbi. Tra di esse una delle più brillanti in questo momento è quella di Jurgen Klopp, allenatore del Liverpool capace di vincere la Champions League 2018-19 dopo una cavalcata trionfante e soprattutto una rimonta storica in semifinale contro il Barcellona. 

Il tecnico tedesco, arrivato nel Merseyside nel 2015, ha avuto il merito di cambiare la storia recente della compagine inglese. Dopo il ritiro del capitano di mille battaglie Steven Gerrard e un declino ormai appurato, l'ex allenatore del Borussia Dortmund ha portato ad Anfield la sua sapienza tattica e il suo entusiasmo, oltre al famoso gegenpressing per recuperare subito il pallone e ripartire in attacco. Il dominio assoluto esercitato nell'attuale stagione di Premier League, competizione nella quale i Reds sono gli assoluti favoriti secondo le migliori scommesse online disponibili in questo momento, certifica il grande lavoro del tecnico teutonico. Definitosi sempre in maniera umile come "The normal one", in contrasto con José Mourinho, auto proclamatosi "The special one", Klopp ha portato al Liverpool l'entusiasmo che aveva contraddistinto quel Borussia Dortmund che con lui era rinato all'inizio della scorsa decada, vincendo due campionati tedeschi di seguito dal 2010 al 2012. Dopo aver sfiorato la Champions con la stessa squadra giallonera nella finale del 2013 contro il Bayern, l'ex giocatore del Magonza si sarebbe riscattato nella finale dell'anno scorso contro il Tottenham, dimostrando di non essere un perdente come spesso era stato etichettato.

Dotato di un carattere allegro e deciso e sempre protagonista nelle conferenze stampa, Klopp è stato il fondatore del calcio rock'n roll, ossia di una maniera di giocare a pallone diretta e volta sempre allo spettacolo. Il suo essere istrionico e la sua smania di essere sempre alla ricerca delle emozioni ha fatto del suo Liverpool non solo un'autentica macchina da goal ma soprattutto una fabbrica di emozioni. Il suo matrimonio con una tifoseria come quella dei Reds con la quale si è trovato spesso a festeggiare dopo le vittorie in casa, è stato un sodalizio ideale che ancora oggi sta portando frutti in casa Liverpool. Dopo essere sbocciato come un grande tecnico quasi dal nulla, Klopp ha prima riportato in auge il Borussia Dortmund ed è adesso l'artefice del gran exploit di un Liverpool pronto a trionfare nuovamente in Premier League dopo ben trent'anni. Un premio meritato per lui e per i tifosi Reds.

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