Rubano in chiesa e in una casa Arresto lampo dei carabinieri

MOGLIANO – Rubano in una chiesa di Mogliano, poi in un'abitazione.

Un'ora dopo vengono arrestati, per furto aggravato in abitazione in concorso, dai carabinieri. Nei guai B.M., tunisino di 27 anni residente a Macerata e T.M.,25enne residente nel fermano.

L’operazione dei carabinieri della Compagnia di Macerata è scattata alle ore 5.30 circa di ieri mattina, a Mogliano quando in Via del Santuario, vicino alla chiesa SS. Crocefisso, in piano centro, un residente ha allertato il 112 raccontanto di due individui, che dopo aver forzato la finestra, si erano intrufolati all'interno della chiesa, rubando qualche monete. Subito dopo sono fuggiti a bordo di unìauto nera.

Fortunatamente, i militari delle Stazioni di Mogliano e Appignano, erano in zona per un servizio perlustrativo e in poco tempo li hanno acciuffati. Intorno alle 6, infatti, hanno rintracciato una Citroen C3 colore nero all’esterno di un'altra abitazione, nel centro storico di Mogliano. I militari si sono appostati e poco dopo hanno visto i due scappare da una casa vicina, con in mano un Tv color LCD ed altri oggetti preziosi. I carabinieri sono entrati in azione ma i due, colti sul fatto hanno gettato a terra gli arnesi usati per lo scasso della finestra (un cacciavite e un punteruolo).

La rapida operazione dei Carabinieri ha permesso quindi di sorprendere i ladri in flagranza (la pattuglie delle Stazioni CC erano in servizio perlustrativo di notte pianificato dalla Compagnia di Macerata per prevenire nei piccoli centri della giurisdizione, e nelle arre più isolate, i furti nelle case. I militari conoscendo le zone ha subito intercettato e bloccato i malviventi, coadiuvata dalla pattuglia di Appignano inviata dalla Centrale Operativa 112).

Le successive operazioni di perquisizione hanno permesso di rinvenire tutta la refurtiva (riconosciuta e restituita al proprietario). Nell’auto sono stati rinvenuti ulteriori arnesi da scasso.

I due sono reclusi nelle Camere di sicurezza in attesa del giudizio per direttissima.

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