Recanati ‘incanta’ l’arbitro Rizzoli

RECANATI – Gradita visita quest'oggi a Recanati.

A salire sul colle piu' famoso d'Italia è stato Nicola Rizzoli, l'arbitro di calcio piu' importante della serie A e non solo vista la sua incredibile escalation a livello internazionale che lo scorso 14 luglio lo ha portato a dirigere la finale dei Mondiali al mitico Maracanà tra Germania e Argentina.

Ad accompagnarlo l'assistente internazionale Giovanni Nicoletti che da qualche anno vive nel quartiere di Castelnuovo, la dove nacque il grande tenore Beniamino Gigli. Ad accoglierli è stato il Sindaco Francesco Fiordomo che li ha guidati in una visita al Palazzo Comunale e successivamente a Casa Leopardi e ai musei di Villa Colloredo Mels dove sono custodite alcune delle piu' grandi opere del pittore Lorenzo Lotto e la storia dell'emigrazione marchigiana nel mondo. Presenti anche il vice Sindaco Antonio Bravi, anche lui con un glorioso passato da giacchetta nera, l'Assessore alle politiche sociali Tania Paoltroni e il delegato allo sport Mirco Scorcelli. A Casa Leopardi l'incontro con il Conte Vanni Leopardi.

Rizzoli, di professione architetto e grande appassionato d'arte, è rimasto letteralmente incantato dai tanti gioielli incastonati a Recanati.

Classe 1971 è senza ombra di dubbio uno dei fischietti piu' apprezzati in Italia e nel mondo. Equilibrato e disponibile al colloquio con i giocatori, nel 2014 ha vinto il premio come miglior arbitro dell'anno. Nato a Mirandola e iscritto alla sezioni arbitri di Bologna, il suo debutto in A è arrivato con la partita Venezia – Perugia del 2002. Cinque anni piu' tardi la qualifica come arbitro internazionale. Dopo Gonella e Collina è stato il terzo italiano a dirigere una finale dei Mondiali di Calcio e il sesto a dirigere una finale di Champions League. Lo scorso 7 maggio ha debuttato anche nel mondo dell'editoria, con il libro "Che gusto c'è a fare l'arbitro" prodotto da Rizzoli e a cura di Francesco Ceniti. Un volume nel quale racconta un viaggio vissuto in prima persona partendo dalla finale Mondiale e ripercorrendo i suoi passi nel mondo della Associazione Italiana Arbitri, con diversi aneddoti sulla sua tecnica e sugli episodi della sua attività con calciatori incontrati sul campo.

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